Mimmo Lucano, sindaco di Riace è agli arresti domiciliari.
Ma è colpevole? Indubbiamente si . E’ colpevole di non aver prolungato il
periodo di accoglienza di Becky Moses, sbarcata in Italia il 28 dicembre 2015. La ragazza ventiseienne nigeriana aveva inoltrato la richiesta d’asilo e iniziato
il percorso d’accoglienza a Riace. Nel
dicembre 2017 ha ricevuto il diniego e il 3 gennaio è costretta a lasciare Riace.
Perché il sindaco Lucano non ne ha prolungato l’accoglienza, magari rinnovandole il documento d’identità , per farla rimanere nel paesino della locride anche dopo il secondo diniego? Perché è
illegale.
Mimmo fortunatamente se ne è fregato, e lo ha fatto per altri
immigrati , sapete perche? Perché la povera Becky ,costretta ad abbandonare il virtuoso percorso d’integrazione cui era stata
avviata a Riace, a causa del diniego, è
finita a prostituirsi nella baraccopoli di San Ferdinando a Rosarno, una
bidonville che accoglie fino a 2000 disperati nel maggiore picco della raccolta
delle arance. Una baraccopoli di plastica e carta che, proprio perché fatta di materiale di fortuna altamente infiammabile ci
mette un minuto ad andare a fuoco.
La
cronologia finale della sua storia è impietosa: ilb primo di gennaio finisce nel giro della prostituzione,
l’11 dello stesso mese festeggia il ventiseiesimo compleanno, il 27 trova la
morte nel rogo delle baracche. Nel corso
di una lite fra clienti e prostitute pare che un accendino sia caduto in terra innescando l’incendio. Becky non ce l’ha fatta ad uscire da un
alloggio ridotto immediatamente in cenere. Nella bara di zinco hanno messo pochi dei suoi resti, quelli
che il
sindaco Lucano , fuori di se, ha reclamato per seppellirli a Riace.
Forse è proprio per scongiurare morti
come queste e per evitare che il destino di altre ragazze fosse sulla strada ad alimentare il giro della
prostituzione, che Lucano ha fatto ciò per cui è accusato, ossia favorire il
prolungamento dell’accoglienza anche dopo i dinieghi alle richieste d’asilo. Ha tentato di farlo combinando matrimoni fra
riacesi ed immigrate, oppure, nel peggiore dei casi, fornendo autonomamente un
carta d’identità senza che questa avesse
il sostegno giuridico del permesso di soggiorno. Tutto ciò non è legale, ma è
giusto per evitare altre morti orrende come quelle di Becky.
Quelle morti cui andranno incontro, in misura
ancora maggiore altre donne e uomini, se
il decreto Salvini, già firmato dal Capo dello Stato, in barba alla
Costituzione di cui dovrebbe essere garante, verrà
approvato in Parlamento. Nel dispositivo
infatti è previsto che sindaci , prefetti e questure non potranno più rilasciare permessi di soggiorno per motivi umanitari, salvo rare
eccezioni, in attesa che vengano
esaminate le richieste di protezione internazionale . Ciò significa che tanti ragazzi e ragazze come Becky, saranno sprovvisti di un qualsiasi documento prima che
venga deciso il loro destino. Ed altri come loro, che avranno ricevuto il diniego, non potendo essere espulsi, perché il
procedimento di espulsione è lungo e riguarda accordi con solo Tunisia Nigeria
Egitto e Marocco, dopo il periodo di reclusione nei Cpr, vagheranno nelle
periferie preda di sfruttamento , vittime
del reclutamento da parte della malavita, e del giro della prostituzione.
Rischieranno seriamente di morire uccisi da
un caporale, dalla malavita, da qualche
ritorsione razzista. Se il decreto Salvini diventerà legge sarà legale tutto
ciò, ma profondamente ingiusto e disumano . Sindaci come Lucano, saranno ancora
più colpevoli di pratiche disumane se attueranno, come legge comanda, il
decreto immigrazione. Bisognerà scegliere fra la legale bestialità di Salvini e l’illegale umanità di Lucano.
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