Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 11 maggio 2011

Fortuna dopo la depressione

Fausta Dumano 


Martedi, orologio sotto controllo in città arriva lui , AURELIO PICCA, a presentare l' ultima fatica letteraria e.....che fatica ''SE LA FORTUNA E' NOSTRA'' Un appuntamento da non perdere, messo nell' agenda da tempo. Il primo inciampo con AURELIO è stato in un laboratorio di scrittura creativa, un inciampo di quelli che ti segnano e ti legano. Aurelio è stato in questo periodo al centro dell' attenzione sulla stampa, per la sua decisione di autocandidarsi al premio strega,  in polemica con la sua casa editrice, LA RIZZOLI , che pur ritenendo il libro valido,   a causa degli strascichi del precedente anno ha deciso di non presentarsi .......IL libro ha ottenuto critiche positive da diversi autorevoli scrittori. La location dell' incontro è il piazzale antistante alla libreria UBIK, a cui va riconosciuto il merito di far sbarcare nella sonnolente città scrittori di qualità. Presentazione ''in intimità'' la definisce AURELIO tra le polveri sottili, il clacson, le frenate dei motorini e un microfono , che rema contro, nella scenografia un poster manichino della TAMARO, che AURELIO ama molto, avendo la TAMARO una sola grande qualità essere parente ad ITALO SVEVO, chissà che non sia proprio quel poster a remare contro il microfono....ma AURELIO, che è un grande affabulatore non si arrende. Conquista la platea con i ricordi di FROSINONE del suo anno di insegnamento, aiutato dalla sua collega GABRIELLA. Il bel professore che arriva dalla capitale con la sua fiammmante auto è rimasto nella leggenda non solo perchè all' epoca giovane e bello, ma anche per i suoi temi stravaganti AURELIO non pensava certamente di fare il prof. la sua gioventù si era addormentata, sembrava un monaco tibetano,ma gli studenti che sono la linfa vitale dell' ingranaggio l' hanno risvegliato. Con i ricordi si viaggia a 360 gradi nella produzione dello scrittore, arrivando così a parlare dell' ultimo libro , scritto con il sangue del suo corpo,il libro nato dopo la sua lunga depressione. Un libro che narra la storia generazionale da leggere tutto di un fiato e riscoprirsi. UN INNO ALLA VITA

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