Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 15 giugno 2011

Frammenti di storia 2 giugno 1946........io c' ero

La Bisnonna Dell'Insognata 



Raccontare la storia senza essere una storica,mi sembra un progetto velleitario, raccontare la storia con il punto di vista di chi l' ha vissuta,avrei certamente dovuto pensarci prima,tanti ricordi mi si  incastrano,in fondo ormai sono la ragazza del secolo scorso, che utilizza un linguaggio forse arcaico, che non è al passo con i tempi,ho sempre annotato frammenti di vita, quando parlo invece la memoria corre più veloce della parola e faccio dei voli pindarici,avrei dovuto iniziare questo viaggio dalle guerre che hanno attraversato la mia vita,ma il battiquorum che ho provato in questi giorni, mi ha portato a ripensare al mio primo voto il primo referendum, la prima volta che in ITALIA le donne votavano.2 GIUGNO 1946,LA PRIMA VOLTA CHE POTEVO VOTARE  AVEVO già 41 anni, per facebook 40, mi sono arrabbiata con mio nipote , per la prima volta ho dovuto mentire sulla mia età.....monarchia o repubblica,un mese prima VITTORIO EMANUELE III, CHE SI ERA SPORCATO CON IL FASCISMO, aveva abdicato a favore del figlio,questa fu una scelta tattica  .Un anno prima un decreto timido aveva concesso alle donne il diritto di voto,, questo decreto timido impediva però alle donne di candidarsi,e non tutte le donne hanno avuto il diritto di voto, questo aspetto mi sembra opportuno chiarirlo,le donne erano divise, quelle schedate,che si prostituivano fuori dalle case chiuse  non potevano votare.Soltanto due anni dopo sparirono queste due limitazioni, a 25 ANNI SI POTEVA ESSERE ELETTE. A sostenere il diritto di voto fu TOGLIATTI, ma molti comunisti erano contrari, avevano paura che le donne erano conservatrici. Anche DE GASPERI  sosteneva il diritto di voto, ma la CHIESA era contraria, temeva per il divorzio,nei primi anni del 900 la battaglia del divorzio era sostenuta dalla sinistra liberale, ma questa è un' altra storia ne riparleremo,Per evitare l' astensionismo  delle donne cattoliche il diritto di voto fu dichiarato un dovere civile.I giornali cattolici scrivevano che era peccato non andare a votare.Questa era l' aria che si respirava attorno a me......io andavo a votare non per  la paura del peccato, ma per una rivincita come donna. ABROGAZIONE, parolona complicata  che tradotta significava votare il contrario, come questa volta, come sempre nei referendum sei contro il nucleare e devi dire si.......le elezioni per l' assemblea costituente videro l' affermazione dei tre grandi partiti di massa,dc , pci, psi,furono elette una ventina di donne,soprattutto nalla dc e nel pci.Vengo da una famiglia socialista,ma io ho conosciuto il comunismo da mio marito,loro erano comunisti, ma un dato aveva unito le famiglie la resistenza . Mio nonno diceva che bisognava andare a votare presto, da allora è sempre stata una tradizione comunista,ecco perchè domenica tenevo l' ansia,,,,,primo voto contro la monarchia, primo voto per il pci e per una donna, mai avuto discussioni con mio marito, il voto è segreto, ma io non mi sono mai fatta mettere i piedi in testa......in un baule tengo conservata la copia del giornale 2 giugno vince la repubblica......non era affatto scontato che si vincesse , ho pianto......

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