Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 11 settembre 2011

11 settembre, commemoriamo i morti innocenti e condanniamo i vivi colpevoli

Luciano Granieri


L’11 settembre di 10 anni fa il crollo delle torri gemelle provocato dall’impatto con i due aerei di linea dirottati  trascinava con sè  migliaia di morti. Vogliamo commemorare quella tragedia ricordando il cameriere ,l’impiegato, l’inserviente delle pulizie, tutte quelle lavoratrici e lavoratori, che nel vivere la loro quotidianità hanno trovato la morte. Ma vogliamo ricordare, anche i bambini, le donne e gli uomini, civili iracheni e afghani uccisi  a migliaia  a seguito delle guerre “giuste”  seguite alla  tragedia di Manhattan. Per non tacere  degli abusi sui prigionieri di Guantanamo e dei torturati di Abu Grahib e dei dubbi sulla reale matrice dell’attentato.  Siamo d’accordo con chi sostiene che da quell’11 settembre 2011 è cambiato tutto e la paura si è impossessata della società civile. Non è la paura di prendere un aereo o di un attentato sotto la metropolitana, è una paura più generale, è l’incertezza nel futuro per ognuno di noi a seguito di una  crisi economica determinatasi soprattutto per la  distrazione dalla spesa sociale di enormi capitali destinati a finanziare le guerre “giuste”. Condanniamo invece le lobby delle armi le grandi compagnie, le multinazionali che dietro lacrime di cordoglio per la tragedia  nascondono il piacere di essersi arricchiti grazie alla tragedia americana sulla nostra pelle.  Ci limitiamo a queste poche parole tanto oggi se ne diranno anche troppe.

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