Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 28 aprile 2013

Povero sindaco...e povero anche il salotto

Luciano Granieri


 Nella città del pre -dissesto è giorno di gran festa. Una piazza è ritornata al suo antico splendore e per celebrare degnamente l’evento  sono stati invitati dal sindaco ricco e dalla sua corte di nobili, giocolieri e sbandieratori . Questa piazza oggi rifulge di brillanti bagliori, ma domani chi si incaricherà  di accudire il bel salotto e il resto della città se gli addetti che si occupavano di questi servizi sono stati o licenziati o svenduti ai cortigiani privati per un tozzo di pane?  Il sindaco  della città  piange perché il re e l’imperatore gli hanno portato via i soldi necessari  a garantire gli opulenti privilegi  dei ricchi mastri muratori, che pure  piangono.  I dipendenti della Multiservizi  invece  - a cui è stato portato via il lavoro, e gli altri cittadini di Frosinone ,  a cui verranno portati via una marea di soldi perché nella città del  pre-dissesto i debiti li devono pagare i cittadini e non Il Sindaco, il Re, l’Imperatore e i ricchi mastri muratori – devono stare allegri . Anche se gli ultimi spiccioli necessari ai compensi degli sbandieratori , 12 mila euro, se ne sono andati a spese della comunità ,  gli addetti della Multiservizi e gli altri  cittadini di Frosinone non hanno motivo di intristirsi, guai a disturbare. Ma si sa a volte l’allegria è contagiosa. Infatti alcuni buontemponi della Multiservizi, si sono permessi di provare a  contagiare con la loro gaiezza  il sindaco impegnato con i sui cortigiani ad inaugurare il salotto ristrutturato.  Il Sindaco  già triste si è intristito ancora di più.  Un fatto grave perché non si deve insidiare la disperazione del sindaco con sciocche risate. Solo che ridi oggi, ridi domani, è possibile che una risata seppellirà sindaci, re e imperatori. E allora ci rattristeremo per le preziose perdite, ma forse torneremo a ridere di gusto e di cuore per la nostra dignità ritrovata.



Foto: di Fausta Dumano
Audio: Ho visto un Re cantata da Dario Fo e Paolo Jannacci
Editing: Luciano Granieri

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