Frosinone, 28/06/2014
Si è svolta ieri, nella Sala
S. Tommaso del Comune di Roccasecca, la conferenza dell’ANPI sui problemi della
guerra in Siria. La conferenza è stata tenuta dal giornalista siriano NAMAN
TARCHA, residente in Italia e direttamente informato sui fatti di Siria, che ha
illustrato non soltanto il livello attuale della crisi, sia dal punto di vista
della tenuta dello Stato siriano sia da quella delle sofferenze imposte alla
popolazione, sia ancora della distribuzione del conflitto nelle diverse aree
del Paese arabo; ma anche sul quadro generale dell’area, su quello che si muove
e suscita i diversi tentativi di destabilizzazione con il classico obiettivo
del controllo economico e strategico delle zone cruciali per l’economia
occidentale.
La partecipazione è stata
numerosa ed attenta, erano presenti cittadini di molte zone della provincia, e
sono stati molti gli interventi mirati all’approfondimento della conoscenza
della reale situazione mediorientale e siriana in particolare, ed alla proposta
operativa pratica sul da farsi nei limiti delle possibilità.
Naman Tarcha ha spiegato
molto diffusamente e con grande chiarezza che il primo problema che hanno i
siriani vittime delle violenze dell’integralismo jihadista è quallo di far
giungere nel mondo, all’opinione pubblica ed alle istituzioni dei paesi
democratici, le informazioni corrette su quanto accade, altrimenti il rischio
che si corre è quello di far passare per combattenti per la libertà dei gruppi
sanguinari che non hanno alcuna legittimazione popolare ma operano al servizio
di centrali estranee al paese ed al suo popolo, ed in nome di concezioni criminali
della politica e della società.
Si è molto soffermato
sull’apparente contraddizione che c’è nei media occidentali – ed anche di
alcuni paesi arabi, come il Qatar e l’Aabia Saudita attraverso, rispettivamente
al-Jazzeera e al-Arabyia – che continuano a definire terroristi i combattenti
jihadisti dell’ISIL in Iraq mentre tratta come ribelli e combattenti per la
libertà, legittimandoli politicamente e culturalmente oltre che militarmente
con massicci aiuti, gli stessi identici gruppi quando combattono in Siria.
In realtà, questa apparente
confusione è dettata dalla differente situazione in cui si svolgono le azioni
di questi gruppi di fondamentalisti armati: mentre in Siria favorirebbero la caduta di un regime
“scomodo” per gli interessi occidentali in materia di controllo delle fonti
energetiche critiche (gas e petrolio), in Iraq essi favoriscono tali interessi,
almeno per il momento (salvo poi riaprire un nuovo Afghanistan per gli stessi
motivi).
I lavori si sono protratti
oltre il previsto data l’attenzione riservata dai presenti ed espressa anche
con diversi interventi, alcuni anche molto qualificati e critici.
L’ANPI ha espresso la volontà
di replicare l’iniziativa ovunque, nel territorio provinciale, sia possibile
organizzare momenti di informazione e di confronto su questo aspetto troppo
sottovalutato dei rischi che stiamo correndo anche in Europa rimanendo
impacciati e privi di una politica estera di pace e di cooperazione reali.
Inoltre, poiché il tema ha evidenti implicazioni istituzionali, si farà
promotrice di una iniziativa più ampia, coinvolgendo le sue strutture superiori
fino al Comitato nazionale affinché solleciti con forza il Governo italiano a
farsi carico delle responsabilità democratiche che gli competono, e che
competono ad un Paese come l’Italia, perché si impegni sulla via della difesa e
della promozione dei valori della pace, della libertà e della democrazia che
fondano la nostra Costituzione e la stessa Unione Europea di cui fra due giorni
saremo presidenti.
Abbiamo chiesto a Naman
Tarcha di aggiornarci con le informazioni di cui lui dispone, in modo che noi
possiamo diffonderle e commentarle,
contribuendo così a costruire una cultura consapevole ed informata su
quanto avviene in luoghi a noi vicini più di quanto si percepisca.
Nell’esprimere la nostra
soddisfazione per l’ottima riuscita di quella che consideriamo una partenza di
un impegno più duraturo e vasto, siamo lieti di ringraziare, insieme a tutti
gli intervenuti, il Comune di Roccasecca ed in special modo l’Assessore alla
Cultura Dott. Marcuccilli che ha sostenuto l’iniziativa con il patrocinio
morale e con il suo lavoro personale. Un grazie anche all’Assessore Rezza,
presente per tutto lo svolgimento della conferenza. A loro chiediamo di fare il
possibile perché anche altre Amministrazioni si rendano disponibili a sostenere
iniziative come questa ovunque sia possibile.
L’ANPI ha rivolto
ripetutamente un appello ai propri iscritti presenti in sala in gran numero,
affinché promuovano nei loro comuni nuove occasioni di riflessione su questo
tema, che investe direttamente la nostra funzione di popolo democratico in
difesa della pace e dei diritti umani ovunque siano offesi.
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