Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 31 gennaio 2015

La giornata della Memoria in Provincia

ANPI - Comitato provinciale di Frosinone

Boville Ernica


Frosinone, 28/01/2014

Il programma di iniziative per la Giornata della Memoria del 70° della liberazione dell’Europa dal nazismo e dal fascismo prosegue con esiti migliori di ogni aspettativa.
Ieri pomeriggio, a Boville Ernica si è tenuto il recital di poesia, musica e letture dei testi della deportazione organizzati dalle associazioni “Il Ponte Levatoio” e “Libertà è Partecipazione, insieme e con il patrocinio dell’ANPI provinciale.
Il nutrito pubblico, che ha partecipato con attenzione e spesso con commozione all’esposizione delle riflessioni, dei testi e dei brani musicali anche originali realizzata dagli studenti delle scuole di Boville e di paesi vicini, non ha mancato di apprezzare lo sforzo delle associazioni per una manifestazione di alto profilo. Fondamentale il coinvolgimento diretto dei ragazzi e delle ragazze, che esibendosi direttamente hanno voluto affermare un ruolo non passivo e magari distratto, ma da protagonisti della commemorazione in tutti i suoi momenti.
E proprio ai giovani si è rivolto il discorso del nostro Presidente provinciale, il quale ha sottolineato ancora una volta il motivo vero per cui è necessario ricostruire la memoria storica di quegli accadimenti che, sebbene così efferati da risultare difficilmente associabili all’intelligenza umana, hanno serie possibilità di riproporsi, sia pure in forme mutate e più attuali, ove le condizioni lo consentano. Possono tornare, perché non furono gesti di qualche folle esagitato, ma un disegno lucidissimo, pur se criminale oltre ogni immaginazione e oltre ogni comprensibilità, un disegno di potere assoluto capace di garantire un ordine fondato sull’annientamento di qualsiasi ostacolo che ad esso si opponesse. Le ragioni dello sterminio non furono né religiose né culturali, esse stanno tutte nella concezione padronale dei rapporti umani che le classi dominanti dell’epoca ritenevano di applicare. L’invito ai giovani è pertanto quello di assumersi le loro responsabilità, di studiare e capire invece di delegare e obbedire ciecamente, di essere critici e riconoscere l’avversario come elemento dialettico della società democratica e non considerarlo come un virus da estirpare con qualsiasi mezzo.
Al  termine della manifestazione moltissimi consensi sono venuti alla nostra Associazione, diversi presenti hanno manifestato l’intenzione di stringere con noi rapporti di collaborazione più costante e di adesione.
Il vicesindaco, che era intervenuto prima dell’ANPI, ha inteso formalizzare un invito ad un incontro fra l’ANPI e l’Amministrazione cittadina, per stabilire rapporti di collaborazione e definire programmi di iniziative per il futuro in occasione delle prossime ricorrenze istituzionali del 70° della Liberazione, della Festa della Repubblica ed altre.

L’ANPI ne è pienamente soddisfatta, e nel ringraziare coloro che hanno collaborato alla realizzazione della serata si augura nuove occasioni di confronto e di rafforzamento della cultura collettiva della democrazia, della pace e del progresso che l’Italia ha scelto con l’abbattimento della dittatura fascista.

Frosinone  
Frosinone, 30/01/2014

Ancora una iniziativa con esito davvero soddisfacente è stata l’assemblea con gli studenti delle quinte classi dei licei Scientifico, Linguistico e delle Scienze Umane tenutasi il 29 gennaio come annunciato. La manifestazione era organizzata dallo SPI-CGIL e dalla scuola “Pietrobono”, la cui preside ha introdotto i lavori con un breve ma assai significativo saluto di apertura e di benvenuto.
I giovani hanno presentato un seminario con i loro lavori di ricerca e riflessione sui caratteri dello sterminio, non solo dal punto di vista della ricostruzione storica degli eventi e della tragedia, ma da quelli meno indagati dell’analisi teorica di quanto il nazismo ed i fascismi ci hanno consegnato.
Le loro analisi delle tesi di intellettuali del livello di Arendt, Marcuse, Lévinas, Heidegger, hanno fornito un quadro assai interessante e che meriterebbe di essere sviluppato in successivi convegni su ogni specifico aspetto della lunga e corposa trattazione.
Hanno anche evidenziato le responsabilità dei principali attori dello sterminio, soffermandosi più di tutti sulla figura di Heichmann, proprio perché più di altri, al processo di Norimberga scelse di rifugiarsi in improbabili tesi di incolpevolezza sostenendo la sua estraneità ai processi decisionali ed il suo ruolo di mero esecutore, sia pure efficiente e consapevole, ma non in grado di opporsi al volere di Hitler e di Himmler dai quali riceveva gli ordini. Gli studenti hanno evidenziato come la sua figura risponda perfettamente alle tesi arendtiane sulla “banalità del male”, sottolineando come invece una lettura superficiale tenda a giustificare simili mostri di disumanità in virtù di una salvifica quanto malintesa esigenza di disciplina militare e politica.
Il Sindaco di Alatri, Ing. Morini, ha rivolto un ringraziamento ed un augurio di ulteriore impegno agli studenti ed alla scuola, sottolineando come la lotta per la democrazia sia un impegno di alta responsabilità per tutti i cittadini. Ha poi richiamato l’attenzione sul particolare compito che grava sui cittadini di Alatri, in quanto custodi del campo di concentramento delle Fraschette, il più grande e importante della nostra provincia. Agli alatrensi tocca il compito di promuovere la conoscenza e la difesa della memoria di ciò che avvenne in casa loro settanta anni fa.
Il nostro Presidente provinciale ha pronunciato un discorso tutto rivolto alla valorizzazione del concetto di libertà come dignità. Ha approfondito il tema della cultura come antidoto al risorgere di oscurantismi e totalitarismi di ogni genere, spiegando che non basta dire cultura, se non si aggiunge che per essere efficace essa deve essere patrimonio di tutta la società, e che deve essere critica. Ha reso evidente queste affermazioni semplicemente ricordando ai presenti che i gerarchi nazisti non erano certo rozzi e ignoranti, tuttavia essi erano depositari esclusivi di una erudizione della quale si servivano non per promuovere la civiltà umana, ma la loro affermazione incontrastata, il loro dominio assoluto.
Il discorso ha poi affrontato il tema del ruolo delle Istituzioni democratiche nella costruzione della coscienza civile dei popoli, evidenziando che la presenza del Sindaco fino al termine della manifestazione non fosse un dato da leggere con superficialità, ma la dimostrazione tangibile dell’attenzione e della responsabilità con cui un amministratore democratico svolge il suo ruolo, soprattutto in un’epoca in cui indegni occupanti di omologhe cariche rifiutano addirittura di celebrare le date simboliche dell’affermazione della democrazia italiana.
L’intervento della segretaria regionale dello SPI-CGIL ha chiuso i lavori portando la riflessione su quali siano oggi i rischi che il pensiero e la pratica autoritaria rappresentano per i giovani, per i cittadini, per i lavoratori. La compressione dei diritti civili e sociali, a volte addirittura la loro soppressione, portano a passi lenti ma sicuri verso la trasformazione della democrazia in regimi populisti sempre meno a misura dei cittadini e sempre più al servizio dei poteri.
Ancora una volta l’ANPI esprime la sua soddisfazione ed il suo ringraziamento ai giovani ed agli insegnanti che hanno lavorato e che continueranno a farlo per non consentire che la nostra storia sia riscritta in negativo.
Ringraziamo anche, e con particolare affetto, i giovani che ci hanno contattati per costituire un circolo ANPI ad Alatri. Li incontreremo nei prossimi giorni e ne daremo conto agli iscritti.                     
 Nel pomeriggio di ieri, 29 gennaio, si è tenuto l’incontro fra la delegazione della Rete degli studenti medi, della CGIL, dei Giovani Socialisti e dell’ANPI, presso il teatro ARCI di Frosinone.
Dopo la proiezione del film “Train de vie”, una commedia ironica sulla politica razzista del Terzo Reich, che metteva in risalto la mancata percezione da parte degli ebrei delle reali intenzioni e pratiche dei nazisti verso la loro comunità, si è avuto uno scambio di idee fra l’ANPI e gli altri intervenuti.
I giovani dirigenti della Rete sono consapevoli del loro compito, e confermano l’impegno a lavorare in difesa dei principi e delle conquiste della Resistenza europea ed italiana in particolare, che hanno consentito la nasacista ed il radicamento delle democrazie che oggi conosciamo.
A loro il ringraziamento, il sostegno e l’impegno a lavorare insieme per il futuro, da parte dell’ANPI di Frosinone.


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