Si è svolta ieri presso i locali del Cinema Italia di
Ceccano, la presentazione del libro di Giuliana Sgrena “Rivoluzioni Violate”
edito da il Saggiatore. Era presente l’autrice, giornalista del
manifesto, oltre che scrittrice. Abbiamo
colto l’occasione per scambiare qualche opinione sulla situazione politica
generale europea, sull’immigrazione e sul tema del suo libro. Un testo che
descrive e mette in risalto il ruolo delle donne nelle rivoluzioni arabe. Come
sottolinea la Sgrena, queste rivolte sono partite dalla rivendicazione della
parità di genere da parte delle donne. Gli sviluppi politici e religiosi, sono
andati a rimorchio di questa prima rivendicazione. Purtroppo, però, una volta ottenuto il
rovesciamento delle dittature, nulla è cambiato sul fronte della parità di
diritti fra uomo e donna, anzi nei
governi di ispirazione religiosa succedutisi ai regimi precedenti, la questione
è anche peggiorata. Dunque la rivoluzione delle donne arabe è stata a tutti gli
effetti una rivoluzione violata. Ma il cammino verso la parità di genere non si
è arrestato. E’ attivo tutt’ora anche in
quei paesi, Arabia Saudita e Yemen, dove non si hanno molte notizie su questo
fenomeno. Il coraggio e la determinazione delle donne va oltre la stagione della
primavera araba. E’ un percorso appena
iniziato , deve percorrere ancora molta
strada. La lotta di questo universo femminile può costituire esempio anche per
le donne occidentali. Infatti la parità di genere è una questione spinosa anche
nei paesi occidentali, anzi forze l’organizzazione di una lotta volta all’ottenimento
della parità dei diritti è addirittura nel mondo occidentale è ancora più indietro .
Il contributo di conoscenza che il libro di Giuliana Sgrana fornisce su queste
tematiche è vasto e rigoroso. E fa
capire dove le rivoluzione debbano incominciare per sperare di ottenere un
risultato, dalla donna. Infatti piaccia o meno la rivoluzione è donna.
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