L'assemblea del Brancaccio era molto centrata sull'Italia e gli unici accenni al quadro sovranazionale era il solito riferimento alla sinistra di successo nell'ordine Podemos, Mélenchon, Linke, Syriza ( quest'ultima non è più un'icona). Della Francia non si è parlato. Nel mio intervento, non pronunciato per ragioni di spazio vi era un passaggio, che trascrivo:
"Le ultime elezioni francesi, le presidenziali, ma ancora di più le legislative di domenica scorsa, 11 giugno, devono essere intese come un campanello dall’allarme ( per la prima volta hanno votato in meno del 50%), cioè allontanando dalle urne la maggioranza degli elettori, è possibile inventare un movimento politico, che conquisti la maggioranza di un Parlamento, tanto più artificialmente amplificata, quanto più il sistema elettorale è maggioritario. Ovviamente non basta un leader nuovo, intelligente e con presenza mediatica, occorrono anche soldi, tanti soldi e troppi soldi di provenienza, da chi ne ha, sono incompatibili con una vera democrazia. Da qui l’entusiasmo anche in Italia per MACRON, che ci sbarazza dell’antinomia destra/sinistra, a favore di quella più funzionale al potere tra responsabili ed estremisti, tra europeisti e populisti.".
Le preoccupazioni sono aumentate con il secondo turno delle legislative con un'astensione salita al 56,6%. Il sistema maggioritario nasconde il consenso reale. La distorsione maggiore avviene con il premio di maggioranza al Porcellum ovvero al ballottaggio dell'Italikum, se grazie agli avvocati antitalikum, che ho avuto l'onere e l'onore di coordinare, non avessero ottenuto la dichiarazione di incostituzionalità del premio di maggioranza, prima delle elezioni. Nei sistemi maggioritari, britannico o francese, almeno c'è l'obbligo di conquistare la maggioranza assoluta collegio per collegio, uno per uno.Ma se rappresenti meno del 15% degli aventi diritto dovrai tenerne conto e il tuo peso politico, anche internazionale, ne risente. E' un problema di cultura politica, il cemento a sinistra da più di 25 anni è rappresentato dall'anti-berlusconismo e dall'anti-renzismo, fatto che non aiuta ad ampliare gli orizzonti mentali. Sempre nell'intervento scrivevo:
"Una volta i liberali erano cosmopoliti, i democratici cristiani universalisti e la sinistra, socialista e comunista,internazionalista. Tutto questo si è perduto e se lo spazio dove estendere il nostro sguardo si riduce ai nostri orticelli, da quegli orizzonti, troppo angusti, non vedremo mai sorgere alcun sole dell’avvenire, nemmeno una fiammella di speranza."
E'indicativo che siamo nel paese dove la terza strofa di Bandiera Rossa non la canta più nessuno : "Avanti popolo non più frontiere/ stanno ai confini rosse bandiere".
Non c'è un ragionamento sullo stato complessivo della sinistra. I successi delle formazioni alla sinistra dei partiti del PSE, nascondono il fatto che la somma dei voti delle sinistre è inferiore a quella dei soli socialisti quando erano il partito leader a sinistra: meditiamo.
---------------------------
Di seguito riportiamo l'intero testo che il professor Besostri aveva preparato per l'assemblea, il testo è corredato da note e sottolineature che ovviamente non si sarebbero potute rilevare nell'intervento in assemblea.
INTERVENTO
AL TEATRO BRANCACCIO
ROMA 18
giugno 2017
Benvenuti a questo appuntamento promosso in modo non
tradizionale dagli amici Anna e Tomaso. Se mi viene data la parola è perché parlerò di leggi elettorali e della
necessità, quasi maniacale, che siano
conformi a Costituzione perché è ormai pacifico dopo le sentenze della Consulta
e della Cassazione[1], che
come cittadini italiani, cui appartiene la sovranità, abbiamo il diritto “inviolabile
e permanente” di votare in conformità alla Costituzione.
Le leggi elettorali sono molto tecniche, complicate e noiose,
ma se scegliete voi ivostri rappresentanti, perché questi dovrebbero dare
priorità ai vostri problemi e non agli interessi di chi li candida e nomina.
Spero, tuttavia, che
questo ruolo, che mi è preassegnato, finisca presto non perché non voglia
impugnare la terza legge elettorale incostituzionale: la ragione principale per
dedicarsi ad altro è che se fosse approvata una terza legge elettorale
incostituzionale dopo il Porcellum e
l’Italikum[2] e si
votasse con una tale legge sarebbe un
segno inequivocabile che la nostra democrazia è compromessa e che negli
organi al vertice delle istituzioni si
annidano i nemici della nostra COSTITUZIONE:
un GOVERNO, che la
promuove, come ha
fatto con l’Italikum magari ponendo la fiducia;
un PARLAMENTO, che
l’approva e
un PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA, che la promulga e
un PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA, lo stesso, che sciolga le Camere e indica elezioni in modo da
impedire di fatto un controllo di costituzionalità[3].
La legge affossata dal PD era in contrasto con la Carta in almeno 3 punti, che si
potevano superare con:
1 Voto
disgiunto per collegio uninominale e lista circoscrizionale proporzionale;
2 Sblocco
delle liste circoscrizionali, non necessariamente con le preferenze;
3 Soglia
di accesso regionale e non nazionale per il Senato.
Ci sono anche altri problemi come il privilegio degli
elettori trentin-altoatesini, il numero esagerato di sottoscrizioni per la
presentazione di liste per i nuovi ed esenzioni
totali per chi già c’è, il
riequilibrio effettivo della rappresentanza di genere, ma non entriamo nei
dettagli.
Personalmente vorrei potermi occupare dei miei
nipotini e politicamente dello stato
della sinistra in Europa, senza distinguerla tra occidentale e orientale o
fuori/dentro la UE e nel resto del mondo, perché siamo in un mondo globale.
Una volta i liberali erano cosmopoliti, i democratici cristiani universalisti e la sinistra, socialista e comunista, internazionalista. Tutto questo si è
perduto e se lo spazio dove estendere il nostro sguardo si riduce ai nostri
orticelli, da quegli orizzonti, troppo angusti, non vedremo mai sorgere alcun sole
dell’avvenire, nemmeno una fiammella di speranza.
Ora abbiamo
un’occasione storica perché il bipolarismo coatto è stato messo in crisi
dall’annullamento delle due leggi, il Porcellum e l’Italikum, che lo volevano
consacrare contro la Costituzione. Tuttavia sono convinto, che quelle
decisioni, in particolare la prima del gennaio 2014, non sarebbero state
possibili se il bipolarismo non fosse stato sconfitto prima nelle urne delle
elezioni 2013, quando votarono per i due
maggiori partiti il 58,66% ( nel 2008 erano il 70,56%) degli elettori italiani , che ne inventarono un terzo col M5S.
Le ultime elezioni
francesi, le presidenziali, ma ancora di più le legislative di domenica scorsa,
11 giugno, devono essere intese come un campanello dall’allarme ( per la prima
volta hanno votato in meno del 50%), cioè allontanando dalle urne la
maggioranza degli elettori, è possibile inventare un movimento politico, che
conquisti la maggioranza di un Parlamento, tanto più artificialmente amplificata,
quanto più il sistema elettorale è maggioritario. Ovviamente non basta un
leader nuovo, intelligente e con presenza
mediatica, occorrono anche soldi, tanti soldi e troppi soldi di provenienza, da
chi ne ha, sono incompatibili con una
vera democrazia. Da qui l’entusiasmo anche in Italia per MACRON, che ci sbarazza dell’antinomia
destra/sinistra, a favore quella più funzionale al potere tra responsabili ed
estremisti, tra europeisti e populisti.
Ma torniamo a noi e alle leggi
elettorali: una legge elettorale è sempre una scelta politica, non tecnica. Se
si chiede un premio di maggioranza per le coalizioni, significa, a sinistra,
che ci si vuol alleare con il PD, un qualsivoglia PD, chiunque ne sia il
segretario. L’Italia dopo tre Parlamenti
eletti con una legge maggioritaria incostituzionale ha bisogno di un momento di
verità e perciò di una legge elettorale proporzionale, non perché il
proporzionale sia meglio in assoluto e sempre, ma perché soltanto un Parlamento
eletto con la proporzionale può decidere come coniugare rappresentanza e
stabilità.
Qui entra di prepotenza la questione delle soglie di accesso, per le quali non
esistono numeri pitagorici con significati simbolici, esoterici o magici[4].
In Italia storicamente abbiamo avuto una soglia del 4% introdotta
dal Mattarellum
per il riparto della quota proporzionale, la stessa soglia è stata prevista nel
2005 dal Porcellum per la Camera( 8% Senato) ed estesa
nel 2009 alla legge per il Parlamento Europeo. Nelle leggi elettorali regionali la soglia oscilla tra il 3% e il 5%. Nei
Comuni con più di 15.000 abitanti e nell’Italikum è il 3%. Il 5%
nazionale per la Camera e in violazione dell’art. 57 Cost. per il Senato è
comparso nel Germanichellum. L’entità non
ha parametri costituzionali, se non quello dell’irrazionalità[5].
Il limite dell’irrazionalità ad
avviso degli avvocati antitalikum è superato per la soglia del 8% residuata per
il Senato, che è composta dalla metà dei membri Camera e che prevede già delle soglie naturali più
alte per la conquista sicura di un
seggio nelle regioni con 1, 2, 7, 8, 9 o 10 senatori, cioè ben 11 su 20 regioni,
la maggioranza.
Altra questione non meno importante sono le firme di
elettori da raccogliere per presentare le liste, che discriminano i nuovi soggetti, rispetto a quelli già
presenti in Parlamento e massime per i gruppi parlamentari esistenti al 1
gennaio 2014 alla Camera dei deputati grazie ad una norma transitoria nascosta
nell’art. 2 c. 36 della legge n. 52/2014 e che il Germanichellum avrebbe
esteso anche al Senato. Di tale favore a sinistra può
beneficiarne soltanto Sinistra Italiana, per questo è bene che sia qui: potremo sentire che
uso ne vorrà fare per facilitare un processo di aggregazione a sinistra, uso
questo termine con perplessità, perché molti, di quelli che ho consultato, lo
ritengono ambiguo e/o generico e preferirebbero un’unità per
l’attuazione della Costituzione, perché basterebbe per soddisfare l'aspirazione alla giustizia
sociale dare corpo al Secondo Comma
dell’art. 3 Cost. “E’ compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva
partecipazione di tutti lavoratori all’organizzazione politica, economica e
sociale del Paese”. Cosa si può volere di più? I soviet degli operai, di soldati e dei contadini?
Usiamo quindi con
cautela la parola sinistra, che come sostantivo è accettabile, ma come
aggettivo molto meno: tutti qui comprendiamo la differenza tra una lista di
sinistra e una sinistra lista che ricordi l’Arcobaleno.
Partiamo
dalla Costituzione, di cui non abbiamo il monopolio, per costruire una lista
civica e unita di sinistra aperta a tutti, anche a quelli che non si
identificano in questa parte politica e, pertanto, larga, inclusiva e plurale.
Felice Besostri
avvocato socialista, coordinatore degli avvocati antitalikum
[1] Corte
Costituzionale n. 1/2014 e n. 35/2017 e della Prima Sezione Civile Cassazione n. 8878/2014.
[2]
Rispettivamente legge n. 270/2005 e legge n. 52/2915.
[3] Per
l’art. 61 Cost.” Le elezioni delle nuove
Camere hanno luogo entro 70 giorni dalla fine delle precedenti. “ Dalla pubblicazione in G.U. dell’ordinanza
di rinvio per una questione di legittimità cost. devono passare 20 giorni per
la costituzione delle parti e da questo termine 25 giorni per la pubblica
udienza a termini dimezzati, altrimenti 50.
[4] Il 5%
in Germania fu fissato in quella misura perché i comunisti del KPD/DKP erano di
poco superiori al 4% e i liberali
oscillavano intorno al 6%.
[5] Un limite
del 10% è desumibile dalla sentenza della Corte E. D.U.YUMAK E SADAK c. TURCHIA
del 8 luglio 2008.
Nessun commento:
Posta un commento