Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea Maurizio Acerbo dichiara:
Il XX settembre ricorre l’anniversario della Breccia di Porta Pia e della fine dello Stato Pontificio. Si tratta di una data fausta per l’Italia. Veniva posta fine ad une delle ultime monarchie assolute dei tempi moderni, una teocrazia che motivava la sua intolleranza e il suo dominio sulle coscienze e sui corpi con il richiamo al diritto divino e con la pretesa che il papa-re fosse il vicario in terra di colui che è “Re dei re”.
Il XX settembre è stata festa nazionale fino al 1929 quando fu abolita in seguito agli accordi tra regime fascista e Vaticano.
Chiediamo che tale ricorrenza sia ripristinata e celebrata dalla Repubblica come merita.
Oggi è una festa dimenticata da quasi tutti ma va rilanciata quale momento di celebrazione dei valori di tolleranza, libertà religiosa, laicità dello Stato che oggi sono patrimonio comune del nostro popolo, fondamento della Costituzione e sono condivisi anche dalla stragrande maggioranza dei cattolici.
La stessa Chiesa è profondamente cambiata e per milioni di cattolici è preferibile avere oggi un papa che rappresenta un’autorità morale e spirituale persino per i non credenti piuttosto che un papa-re che comminava la pena di morte e veniva giustamente definito da Garibaldi “un metro cubo di letame”.
Non dimentichiamo che se oggi in Italia e in Europa la religione non assume le forme teocratiche o fondamentaliste che critichiamo in molti paesi islamici non lo si deve a chissà quale superiorità occidentale ma a secolari lotte contro l’oscurantismo e per la libertà.
La laicità dello Stato è fondamento delle nostre libertà e della convivenza civile. Non si capisce perché il XX settembre non debba tornare ad essere una festività in cui cerebrarla.
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