Marina Navarra
La Federazione Provinciale di
Frosinone del Partito della Rifondazione Comunista , Sinistra europea, aderirà
alla manifestazione “Rifiutiamoli “ che si terrà sabato 18 novembre a
Colleferro, a partire dalle ore 15,00, con concentramento in Corso Filippo
Turati (altezza Murillo).
E’ necessario
che venga detta una parola
definitiva sulla chiusura degli
inceneritori di Colleferro, così come rivendicato anche dall’Assemblea
Permanente Rifiutiamoli. Bisogna smetterla con lo stillicidio di impegni
menzogneri, assunti dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma, principali azionisti dei due
impianti.
Dopo la prima straordinaria
manifestazione, a cui aderì anche la
nostra Federazione, che portò in piazza a Colleferro, in un afoso pomeriggio
di luglio, ben 6.000 persone, i due enti
gestori degli impianti annunciarono uno cambio di rotta sulla strategia dello
smaltimento rifiuti.
L’assessore all’ambiente della
Regione Lazio, Mauro Buschini, annunciò la
sostituzione degli inceneritori con una
nuova impiantistica mirata al riciclo e al recupero di materia . Tutto ciò avrebbe dovuto comportare la
redazione di un Piano Regionale dei Rifiuti non basato sull’incenerimento,
quindi la ridefinizione del piano
industriale di Lazio Ambiente Spa. Il
destino dell’esangue, società di proprietà della Regione , infatti è legato alla vendita
dei propri asset ai privati e gli inceneritori rigenerati e
funzionanti sono i gioielli di famiglia necessari a valorizzare maggiormente l’offerta.
Dal 3 agosto 2017, data in cui
Buschini promise la svolta, nulla delle procedure che abbiamo indicato è stato
realizzato. Inoltre le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato di
Lazio Ambiente Spa Gregorio Narda, non
lasciano adito a dubbi. Il manager ha ribadito che dal gennaio
2018 la società eserciterà la sola gestione degli inceneritori, altro che riconversione!
Uguali menzogne arrivano dal
Comune di Roma proprietario, attraverso AMA, del 40% di uno degli impianti di
Colle Sughero. L’assessore all’ambiente
di Roma Capitale, Pinuccia Montanari, il 13 settembre scorso illustrò il
piano per la riduzione e la gestione dei materiali Post-consumo di Roma capitale
2017-2021. Un progetto che non
prevede l’utilizzo di discariche ed inceneritori e quindi esclude la riaccensione del camino di Colleferro.
C’è un piccolo (grande) problema
contabile però. La quota azionaria del 40% che Ama detiene su uno
degli inceneritori è parte del proprio
capitale, e la sua dismissione comporterebbe il pagamento di una fidejussione
di 11milioni di euro alle banche. Quindi
l’attuazione del piano promesso dall’assessore Pinuccia Montanari , avrebbe
qualche difficoltà ad essere realizzato,
pena il quasi fallimento di AMA.
Ciò detto è chiaro come, alla volontà di procedere nel piano di
revamping, si aggiungono una montagna di menzogne per tenere buoni i cittadini della Valle del Sacco. La misura è
colma, perciò è fondamentale essere in piazza sabato 18 novembre a Colleferro, non solo per ribadire che la
salute delle persone viene prima delle speculazioni finanziarie , ma anche
perché siamo stanchi di essere presi in giro, da amministratori che ancora
credono di poter impunemente somministrare
al
popolo qualsiasi menzogna.
Rifiutiamo il degrado ambientale
e le bugie. Rifiutiamoli.
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