Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 17 novembre 2017

Colleferro 18 novembre: in piazza contro gli inceneritori e le menzogne.

Marina Navarra

Responsabile ambiente Federazione Provinciale di Frosinone Partito della Rifondazione Comunista .



La Federazione Provinciale di Frosinone del Partito della Rifondazione Comunista , Sinistra europea, aderirà alla manifestazione “Rifiutiamoli “ che si terrà sabato 18 novembre a Colleferro, a partire dalle ore 15,00, con concentramento in Corso Filippo Turati (altezza Murillo).

 E’ necessario  che  venga detta una parola definitiva  sulla chiusura degli inceneritori di Colleferro, così come rivendicato  anche dall’Assemblea Permanente Rifiutiamoli. Bisogna  smetterla con lo stillicidio di impegni menzogneri, assunti dalla Regione Lazio e dal  Comune di Roma, principali azionisti dei due impianti.

Dopo la prima straordinaria manifestazione, a cui aderì  anche la nostra Federazione,  che portò in  piazza a Colleferro, in un afoso pomeriggio di luglio, ben 6.000 persone,  i due enti gestori degli impianti annunciarono uno cambio di rotta sulla strategia dello smaltimento rifiuti.

L’assessore all’ambiente della Regione Lazio, Mauro Buschini, annunciò  la sostituzione degli inceneritori  con una nuova impiantistica mirata al riciclo e al recupero di materia .  Tutto ciò avrebbe dovuto comportare la redazione di un Piano Regionale dei Rifiuti non basato sull’incenerimento, quindi la ridefinizione del  piano industriale di Lazio Ambiente Spa.  Il destino dell’esangue, società di proprietà della Regione , infatti  è legato  alla vendita  dei propri asset  ai  privati e gli inceneritori rigenerati e funzionanti sono i gioielli di famiglia necessari a valorizzare maggiormente l’offerta.

Dal 3 agosto 2017, data in cui Buschini promise la svolta, nulla delle procedure che abbiamo indicato è stato realizzato. Inoltre le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato di Lazio Ambiente Spa  Gregorio Narda, non lasciano adito a dubbi. Il manager ha ribadito che dal  gennaio  2018 la società eserciterà la sola gestione degli  inceneritori, altro che riconversione!

Uguali menzogne arrivano dal Comune di Roma proprietario, attraverso AMA, del 40% di uno degli impianti di Colle Sughero.  L’assessore all’ambiente di Roma Capitale, Pinuccia Montanari, il 13 settembre scorso  illustrò il  piano per la riduzione e la gestione dei materiali  Post-consumo di  Roma capitale  2017-2021. Un progetto  che non prevede l’utilizzo di discariche ed inceneritori e quindi esclude  la riaccensione del camino  di Colleferro.  C’è un piccolo  (grande) problema contabile però.  La  quota azionaria del 40% che Ama detiene su uno degli inceneritori è parte  del proprio capitale, e la sua dismissione comporterebbe il pagamento di una fidejussione di 11milioni di euro alle banche.  Quindi l’attuazione del piano promesso dall’assessore Pinuccia Montanari , avrebbe qualche difficoltà ad essere      realizzato, pena il quasi fallimento di AMA.

Ciò detto è chiaro  come, alla volontà di procedere nel piano di revamping, si aggiungono una montagna di menzogne per tenere buoni  i cittadini della Valle del Sacco. La misura è colma, perciò  è fondamentale essere in  piazza sabato 18 novembre a  Colleferro, non solo per ribadire che la salute delle persone viene prima delle speculazioni finanziarie , ma anche perché siamo stanchi di essere presi in giro, da amministratori che ancora credono di poter impunemente  somministrare  al  popolo qualsiasi menzogna.

Rifiutiamo il degrado ambientale e  le bugie. Rifiutiamoli.

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