Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 1 ottobre 2010

Fli & Pdl

di Mario Saverio Morsillo



L'attuale sortita di Fini, che tende a presentarsi come 'partito di opposizione interna ' alla maggioranza di governo, ha secondo me un'unica
spiegazione.
Quandi Fini si permise di dire che la Casa delle Libertà era finita e non riproponibile in futuro, Storace, impiegando mezzi e risorse incredibili (manifesti, sezioni inaugurate dal nulla, videomessaggi a pagamento su TV nazionali e locali, ecc.), creò un partitino di destra estrema, che nel giro di poco tempo avrebbe potuto prosciugare l'allora esistente AN. Quei soldi, a Storace, qualcuno glieli avrà dati. Subito dopo, fini, vista la mala parata, torna all'ovile di Berlusconi: chiudono di conseguenza molte sezioni de 'La Destra', si vedono molti meno manifesti in giro, ecc.: evidentemente, chi l'aveva finanziato non lo fa più. Si rivota: i berlusconiani stravincono, anche grazie alla politica anti-sinistra di Veltroni; Fini chiede per sè la Presidenza della Camera quando avrebbe potuto facilmente ottenere la guida del neonato Popolo della Libertà. Perchè non lo fa? Probabilmente vuole avere le mani libere per organizzare la vendetta contro chi è più fascista di lui, cioè Silvio
Berlusconi. Da allora, infatti, inizia un continuum di posizioni gaulliste, chiracchiane, addirittura sinistrorse; ma perchè, per fare un esempio, l'ideologo della legge Bossi-Fini dovrebbe prendere le difese di una parte degli immigrati? Non è che Fini stava semplicemente tentando di coalizzare tutti coloro che ce l'hanno col Capo? Berlusconi, delle cui facoltà mentali è lecito dubitare ( non sempre chi è un gran criminale è anche una persona intelligente), rilancia a Natale scorso il concetto di PdL come Partito dell'amore, non volendo ovviamente copiare quello ben più affascinante di ciccioliniana memoria, ma pensando così di quietare le divergenze interne al suo Partito. L'operazione fallisce; Fini riesce a compattare un manipolo di astiosi anti-premier in un nuovo soggetto politico, interno ma autonomo rispetto al PdL (!), viene goffamente attaccato su un appartamento di Montecarlo di proprietà di AN e finito in mano al cognato (gli unici che avrebbero potuto chiedere spiegazioni potevano essere gli ex AN: che c'entrano 'Libero' ed 'Il Giornale'?)...... ed alla fine i finiani, tranne due, danno la fiducia a Berlusconi il giorno del suo compleanno.
PERCHE'?
Secondo me, Fini sa che allo stato attuale gli elettori di destra che lo seguirebbero sono pochi. Ha bisogno di tempo per farsi accettare come leader della destra, dentro o fuori il PdL si vedrà. Del resto, Berlusconi ha bisogno di un paio di mesi ancora perchè a Dicembre la Corte Costituzionale si dovrà esprimere sull'incostituzionalità dell'ignobile Lodo Alfano. Faccio una previsione: se il Lodo verrà dichiarato valido, Berlusconi resterà premier, e Fini sarà il nuovo leader del PdL (tutto intero, compreso Fli). Se il Lodo verrà considerato incostituzionale, Fli non si scioglie, e qualche sgherro di Berlusconi presenterà un nuovo Lodo,
modificato in minima parte, per guadagnare altri due o tre anni.
                                            Ciao a tutti

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