Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 24 giugno 2011

La festa dell’Unità di Roma secondo il Pd

http://comunicazionedigenere.wordpress.com

Come promuove il Pd la festa dell’unità di Roma 2011?


Con l’ennesimo manifesto che va a mercificare il corpo di una donna:
Cambia il vento” recita lo slogan del manifesto per invitare la popolazione a seguire il popolo di sinistra.

Ritroviamo la solita donna-oggetto, senza una testa, senza un’identità con in mostra le sue bellissime gambe.
Le reazioni e le proteste per fortuna non si sono fatte attendere, soprattutto quelle del comitato “Se non ora quando” che hanno chiesto il ritiro della campagna, esprimendo sconcerto per l’immagine utilizzata e dichiarando :” L’abbinamento fra lo slogan e l’ennesima immagine strumentale del corpo femminile ci lascia stupite e attonite, il comitato protesta ancora una volta di fronte all’uso del corpo delle donne come veicolo di messaggi che nulla hanno a che fare con esso”.
Il Pd non è nuovo però a queste polemiche, anche l’anno scorso infatti aveva tappezzato la città con manifesti che vedevano una svampita Miss rappresentante dell’Italia:


Il manifesto suscitò polemiche e la deputa Paola Concia si pronunciò in merito definendolo di “una stupidità alluncinante”.

Ma anche nella promozione del proprio giornale, l’Unità, non riescono a trovare di meglio che un corpo femminile, pur mettendolo in contrapposizione con delle parole che secondo me non vanno ad offendere la dignità femminile, però mi domando: perché noi donne con tutte queste belle caratteristiche elencate dobbiamo essere rappresentate da un sedere chiuso dentro una succinta minigonna?
Per l’Unità siamo rappresentate da un sedere, non possediamo né una testa né un viso, la nostra identità sono un sedere e due belle gambe.
Ecco la pubblicità in questione , che risale al 2008, e che suscitò polemiche:

Questa campagna fu affidata a Toscani, discusso fotografo che per quanto mi riguarda è più famoso per il fatto di giocare sulla provocazione e sullo scandalo che per quello che dovrebbe rappresentare : un’artista della fotografia.

Per un paese inflitto dalla piaga del bunga bunga, ci mancavano solo i manifesti che rappresentano una festa come “l’unità di Roma” con una donna oggetto.
Pin@

fonti:

Repubblica

il salvagente




Ringraziamo Daniele Sepe per i video

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