Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 25 giugno 2011

Lettera ad un ammiraglio

Vauro Senesi da "il manifesto" del 25 giugno


Caro ammiraglio Eliezer Maron mi vorrà scusare se con questa mia le rubo un po' di tempo.So che è impegnatissimo  nell'addestrare i suoi commandos ad  assaltare, per fermarle, le navi della Freedom Flottilla 2 che si apprestano a salpare cariche di aiuti umanitari alla volta di Gaza. Sa, io sarò su una di quelle navi ed allora mi perdonerà se prima di essere respinto o arrestato dai sui soldati mi permetto di dirle poche e semplici cose a proposito di alcune sue affermazioni.Lei dice che non saremo spinti da motivi umanitari ma da "odio verso Israele". Dovrebbe vedere i volti delle ragazze e dei ragazzi che stanno per imbarcarsi. Ci troverebbe sorrisi, sguardi  di speranza, a volte  l'ingenuità di chi ancora crede che valga la pena spendersi per gli altri. Ci troverebbe tutto meno che l'odio. Anzi, forse insieme alla solidarietà attiva verso la popolazione di Gaza stretta da anni in un assedio feroce c'è anche quella per Israele prigioniera di una logica che pare non riesca a concepire altra legge se non quella del più forte rischiando così di soffocare tutto ciò che di migliore la sua società ha espresso ed esprime. Lei che è un militare sa meglio di me che l'assediante è spesso vittima del proprio assedio. A proposito, proprio lei che è un soldato arriva ad affermare che le navi civili cariche solo di giovani e di aiuti "hanno lo scopo  di sfidare i militari israeliani". Ma via ammiraglio! Il suo governo ha sempre fatto vanto di avere uno degli eserciti più potenti e meglio armati del mondo e basterebbero una decina di navi cargo a sfidarlo addirittura? Le voglio dire una cosa che forse alimenterà il suo orgoglio marziale: sui volti di quelle ragazze e ragazzi anche sul mio, che ragazzo non sono più da tempo, potrebbe leggere anche la paura. Sì, mi, ci fate paura . Ci fanno paura i suoi commandos armati   e le sue navi da guerra, ci fa paura il momento in cui le incroceremo. Ed è proprio questa paura che ci dà un motivo in più per salpare, perchè ci avvicina, anche se in misura ridotta, a quella che sono condannati a provare  quotidianamente gli uomini, i bambini, le donne di Gaza quando dal cielo piovono missili  e bombe al fosforo e quando la sola speranza di una vita degna di essere vissuta si trasforma per loro in disperazione  e rabbia.E' davvero certo ammiraglio Eliezer che la sicurezza di Israele possa essere garantita  esclusivamente dalla paura che incute? Già dimenticavo, queste non sono questioni che la riguardano . Lei ha detto che risponde soltanto alle forze armate israeliane. Che obbedisce agli ordini insomma. Mi perdonerà se "ho solo obbedito agli ordini" mi riporta alla memoria giustificazioni usate in altri orribili tempi per declinare responsabilità di crimini orrendi avvenuti nella storia europea recente. Del resto lei ha anche detto che cercherà di non usare le armi contro di noi "armi letali" e la ringrazio sinceramente per la sua premura. Ha aggiunto che sta addestrando i suoi soldati a non reagire violentemente a sputi o lanci di cicche. Ecco, questo addestramento può risparmiarglielo. Le assicuro che nessuno sputerà ai commandos. Sputare ad un uomo è un atto volto ad umiliarlo ed è proprio contro ogni azione che umilia la condizione umana che noi, pacificamente, ci stiamo battendo. Altrimenti tradiremmo le parole di Vittorio Arrigoni  "restiamo umani" nel nome delle quali la Flottilla partirà. Sarebbe bello, per concludere, che ci incontrassimo nel mare di fronte a Gaza e che ci salutassimo facendo suonare le sirene, noi delle nostre navi cargo , lei delle sue navi da guerra  e potessimo arrivare al porto di quella città  e scaricare con gli aiuti anche i sorrisi di quei volti  giovani che le raccontavo, per poter dire a quella popolazione che non è sola, non è dimenticata e che ancora vale la pena di non trasformare la disperazione in odio. Lo  so è solo un sogno ingenuo. Ma sa, sognare aiuta ad immaginare un mondo che non conosca solo morti e conflitti e quindi anche a costruirlo . Spero che anche lei ammiraglio sia capace di sognar e comunque glielo auguro di cuore. A presto.


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