Mercoledì 14 maggio
il Coordinamento dell’ Acqua Pubblica Lazio e il Forum Italiano dei movimenti per l’acqua hanno organizzato a Frosinone un’assemblea pubblica
in preparazione della manifestazione nazionale per l’acqua, i beni comuni, i
diritti sociale e la democrazia in Italia e in Europa che si terrà domani 17
maggio a Roma.
La scelta del Forum dei
movimenti per l’acqua di organizzare l’assemblea in Piazza VI dicembre, nei
pressi della tenda in cui i lavoratori della Multiservizi sono in presidio
permanente per ritornare in possesso del loro posto di lavoro, è emblematica nel
voler unire, alla difesa dell’acqua, la
tutela del lavoro, anch’esso bene comune
. All’assemblea ha partecipato anche il comitato Legge di Iniziativa Popolare (L.I.P.) per la Valle del Sacco. Tre
sacrosanti diritti spesso violati
(lavoro, beni comuni, difesa e valorizzazione del territorio) in piazza per chiedere giustizia.
E soprattutto per chiedere il coinvolgimento
dei cittadini nella determinazione delle scelte che interessano direttamente la
loro vita. Questa esigenza presso la collettività
si sta affermando sempre con maggiore
forza, essendo ormai evidente che le decisioni
assunte nei centri di potere, locali, nazionali ed internazionali , sono deleterie per le persone e funzionali all’ulteriore arricchimento di chi questi
centri di potere anima. Lo strumento di
coinvolgimento e partecipazione esiste, nonostante faccia venire l’orticaria ai
molti frequentatori dell’establishment, ed è la legge di iniziativa popolare.
Attraverso questo istituto, costituzionalmente riconosciuto,
i cittadini previa la raccolta di firme, possono presentare alla discussione di
Parlamento, e consigli locali, delle
proposte di legge che le assisi coinvolte dovrebbero essere obbligate a discutere
e valutare. Il forum per l’acqua
pubblica ha usato questo strumento per
inserirsi nell’astenia deliberativa della Regione Lazio, incaricata di legiferare
in materia di gestione del servizio idrico, al pari di tutte le altre Regioni,
per sostituire la norma impietosamente
bocciata dai cittadini con il referendum del 2011.
In mancanza di una proposta, che la Regione Lazio, tardava ad
elaborare, il forum per l’acqua
pubblica, ha imposto, attraverso la raccolta di 39.000 firme e l’adesione di 40 Comuni del territorio, la discussione di una legge di iniziativa popolare che
recepisce tutte le istanze alla base della proposta referendaria, orientata cioè alla gestione partecipata del servizio idrico.
Scadendo i termini per la presentazione di una nuova legge e in mancanza di una
proposta alternativa a quella del forum, la Regione Lazio non ha
potuto far altro che approvare all’unanimità le legge di iniziativa popolare.
Riamane ovviamente la trappola dei
decreti attuativi necessari ad identificare le linee di applicazione
della legge. In questa fase potrebbero
essere messi in atto tentativi di
sabotaggio, ecco perché è fondamentale partecipare alla manifestazione
nazionale di domani a Roma in difesa dei
beni comuni.
C’è anche da dirimere una questione scandalosa in quanto i sindaci
della consulta continuano a complottare con Acea a danno dei cittadini in una
organismo come l’Ato ormai annullato dalla nuova legge. E’ bene ricordare che quanto viene deliberato negli Ato, tariffe comprese, è da considerarsi nullo e dunque inapplicabile,
dunque illegale.
Lo strumento della legge d’iniziativa popolare è decisivo
anche per la difesa del territorio, grazie al coinvolgimento diretto dei
cittadini. Proprio su questo strumento il Comitato L.I.P. (Legge d’Inizativa Popolare) Valle del Sacco,
punta per offrire un piano concreto di bonifica e riqualificazione della Valle
del Sacco.
Attorno ad un PROGETTO che in altri siti europei, come Pais e Calais in Francia o il bacino siderurgico
della Ruhr in Germania, ha contribuito a rianimare territori devastati dall’inquinamento
e che è perfettamente applicabile alla
Valle del Sacco, la L.I.P. punta a raccogliere ulteriori proposte dai
cittadini. Suggerimenti inerenti alla
bonifica, ad uno sviluppo economico diverso, attento alle peculiarità turistico-culturali,
ad un nuovo sistema produttivo orientato
alla green economy, alla riqualificazione culturale e urbanistica funzionale ad
una redistribuzione residenziale più sostenibile nelle città e nei paesi situati nella Valle.
Proposte che, inserite nell’impianto normativo
generale, possano partorire una legge efficace
tale da raccogliere le firme necessarie per essere presentata e per accedere ai fondi europei appositamente
messi a disposizione e finalizzati alla realizzazione di progetti simili. Il forum per l’acqua pubblica
attraverso lo strumento della legge di iniziativa popolare è riuscito ad
ottenere una prima vittoria. E da questo risultato il comitato L.I.P. trae ulteriore linfa ed entusiasmo per ridare
ai cittadini il potere di decidere sui destini del proprio territorio. Anche il
comitato L.I.P. parteciperà alla manifestazione di domani a Roma insieme al forum per l’acqua pubblica.
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