Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 25 giugno 2014

La lettera di Lavagno, Pilozzi e Zan a Vendola con cui lasciano il gruppo di Sel e il partito

 E PILOZZI SALI' SUL BULLDOZER

Illustrazione a cura di Luciano Granieri
fonte :http://ilmanifesto.info/
La lettera. Contrari alla lista Tsipras, favorevoli a un approccio "laico" con il governo Renzi-Alfano, sostenitori del socialismo europeo. Tre deputati lasciano Sel e si iscrivono al gruppo misto.

La  let­tera inviata da Fabio Lava­gno, Naz­za­reno Pilozzi e Ales­san­dro Zan a Nichi Ven­dola per comu­ni­care la deci­sione di lasciare il Gruppo par­la­men­tare e il partito
Caro Nichi,
ti comu­ni­chiamo, non senza tri­stezza, la deci­sione di lasciare Sini­stra Eco­lo­gia Libertà e il suo gruppo alla Camera dei Depu­tati, per riap­pro­priarci della libertà del dub­bio, della valu­ta­zione cri­tica, fuori dalla con­for­tante sicu­rezza dei no a pre­scin­dere in cui siamo caduti.
La nostra scelta avviene den­tro a un qua­dro com­ples­sivo che trae le sue ori­gini dalle molte inver­sioni di rotta, troppe, rispetto al pro­getto ori­gi­na­rio in cui abbiamo cre­duto.
Abbiamo pro­fuso tutti gli sforzi neces­sari per­ché Sel potesse tra­sfor­marsi in un par­tito di sini­stra moderno, demo­cra­tico, utile alle esi­genze sociali più stringenti.

Negli ultimi mesi Sini­stra Eco­lo­gia Libertà ha abbrac­ciato posi­zioni in cui non rico­no­sciamo più la nostra cul­tura poli­tica, la stessa con cui anni fa abbiamo con­tri­buito alla co-fondazione del par­tito e che poneva un obiet­tivo che a tutt’oggi con­si­de­riamo essen­ziale: quello di essere sini­stra di governo. Cre­diamo che, abdi­cando a que­sto ruolo, si rischi, pro­gres­si­va­mente, di appro­dare a un atteg­gia­mento poli­tico mino­ri­ta­rio quando, invece, le esi­genze del Paese sono altre.
Siamo ancora con­vinti che la strada giu­sta da per­corre sia quella che accetta la tran­si­to­rietà del nostro pro­getto, per intra­pren­dere un cam­mino verso la rico­stru­zione di un campo largo del cen­tro sini­stra.
Non abbiamo con­di­viso le acce­le­ra­zioni verso un pro­getto, come la Lista Tsi­pras, che ha can­cel­lato cin­que anni d’impegno per rico­struire una sini­stra che sce­gliesse il par­tito socia­li­sta euro­peo come ter­reno di confronto.

Rite­niamo neces­sa­rio un approc­cio laico nel rap­porto con il Governo, fon­dato sulla valu­ta­zione nel merito dei sin­goli prov­ve­di­menti, con­ti­nuando a mani­fe­stare, quando neces­sa­rie, le cri­ti­che ma evi­tando un’opposizione pre­giu­di­ziale. Vogliamo met­tere al primo posto le per­sone con i loro biso­gni e con le loro ambi­zioni. Vogliamo con­tri­buire a costruire una strada comune con que­sti uomini e donne che ci chie­dono di stare al loro fianco prima ancora che di restare all’opposizione parlamentare.
Il voto favo­re­vole della mag­gio­ranza dei par­la­men­tari sul decreto Irpef è stata una scelta che segnala la nostra cul­tura poli­tica, quella che sfida l’Esecutivo ad assu­mersi la respon­sa­bi­lità di andare avanti sul con­tra­sto delle disu­gua­glianze. Quanto avve­nuto nel Gruppo par­la­men­tare e nel par­tito intorno a quel decreto non è che la scin­tilla che ha ampli­fi­cato in maniera espo­nen­ziale le diver­genze interne e, ine­vi­ta­bil­mente, ha spinto ognuno di noi a rifles­sioni e deci­sioni sof­ferte, dif­fi­cili ma ormai neces­sa­rie e improcastinabili.
La nostra volontà è quella di tenere fede all’obiettivo che ci ha spinto a tro­vare, anni or sono, in Sini­stra Eco­lo­gia e Libertà la nostra casa. Una casa alla quale dob­biamo molto, che tut­ta­via oggi non sen­tiamo più come nostra. Sen­tiamo il timore di affron­tare il con­fronto e la sfida dell’egemonia poli­tica e cul­tu­rale e spesso, troppo spesso, siamo stati alla fine­stra a guar­dare senza poter, in modo con­creto e pro­po­si­tivo, con­tri­buire al cam­bia­mento che i cit­ta­dini ci chie­dono a gran voce.
Per que­ste ragioni e per­ché rite­niamo neces­sa­rio rimet­terci in cam­mino con­di­vi­diamo la scelta di alcuni nostri depu­tati di abban­do­nare SEL. Ci uniamo a loro in que­sto per­corso sicu­ra­mente dif­fi­cile ma siamo sicuri così di svol­gere al meglio il nostro com­pito di rap­pre­sen­tanti del popolo.
Ti salu­tiamo con affetto e rico­no­scenza per aver con­di­viso un per­corso tanto impor­tante in Sini­stra Eco­lo­gia e Libertà.
Fabio Lava­gno
Naz­za­reno Pilozzi
Ales­san­dro Zan



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