Illustrazione a cura di Luciano Granieri |
La lettera. Contrari alla lista Tsipras, favorevoli a un approccio "laico" con il governo Renzi-Alfano, sostenitori del socialismo europeo. Tre deputati lasciano Sel e si iscrivono al gruppo misto.
La lettera inviata da Fabio
Lavagno, Nazzareno Pilozzi e Alessandro Zan a Nichi Vendola per
comunicare la decisione di lasciare il Gruppo parlamentare e il
partito
Caro Nichi,
ti comunichiamo, non
senza tristezza, la decisione di lasciare Sinistra Ecologia Libertà
e il suo gruppo alla Camera dei Deputati, per riappropriarci della
libertà del dubbio, della valutazione critica, fuori dalla confortante
sicurezza dei no a prescindere in cui siamo caduti.
La nostra scelta avviene
dentro a un quadro complessivo che trae le sue origini dalle molte
inversioni di rotta, troppe, rispetto al progetto originario in cui
abbiamo creduto.
Abbiamo profuso tutti gli sforzi necessari perché Sel potesse trasformarsi
in un partito di sinistra moderno, democratico, utile alle esigenze
sociali più stringenti.
Negli ultimi mesi Sinistra
Ecologia Libertà ha abbracciato posizioni in cui non riconosciamo più la
nostra cultura politica, la stessa con cui anni fa abbiamo contribuito alla
co-fondazione del partito e che poneva un obiettivo che a tutt’oggi
consideriamo essenziale: quello di essere sinistra di governo. Crediamo
che, abdicando a questo ruolo, si rischi, progressivamente, di approdare
a un atteggiamento politico minoritario quando, invece, le esigenze
del Paese sono altre.
Siamo ancora convinti che
la strada giusta da percorre sia quella che accetta la transitorietà del nostro
progetto, per intraprendere un cammino verso la ricostruzione di un campo
largo del centro sinistra.
Non abbiamo condiviso le accelerazioni verso un progetto, come la Lista
Tsipras, che ha cancellato cinque anni d’impegno per ricostruire una sinistra
che scegliesse il partito socialista europeo come terreno di confronto.
Riteniamo necessario un
approccio laico nel rapporto con il Governo, fondato sulla valutazione nel
merito dei singoli provvedimenti, continuando a manifestare,
quando necessarie, le critiche ma evitando un’opposizione pregiudiziale.
Vogliamo mettere al primo posto le persone con i loro bisogni
e con le loro ambizioni. Vogliamo contribuire a costruire una
strada comune con questi uomini e donne che ci chiedono di stare al loro
fianco prima ancora che di restare all’opposizione parlamentare.
Il voto favorevole della
maggioranza dei parlamentari sul decreto Irpef è stata una scelta che
segnala la nostra cultura politica, quella che sfida l’Esecutivo ad assumersi
la responsabilità di andare avanti sul contrasto delle disuguaglianze.
Quanto avvenuto nel Gruppo parlamentare e nel partito intorno
a quel decreto non è che la scintilla che ha amplificato in maniera
esponenziale le divergenze interne e, inevitabilmente, ha spinto ognuno
di noi a riflessioni e decisioni sofferte, difficili ma ormai
necessarie e improcastinabili.
La nostra volontà
è quella di tenere fede all’obiettivo che ci ha spinto a trovare,
anni or sono, in Sinistra Ecologia e Libertà la nostra casa. Una casa
alla quale dobbiamo molto, che tuttavia oggi non sentiamo più come nostra.
Sentiamo il timore di affrontare il confronto e la sfida dell’egemonia
politica e culturale e spesso, troppo spesso, siamo stati alla
finestra a guardare senza poter, in modo concreto e propositivo,
contribuire al cambiamento che i cittadini ci chiedono a gran
voce.
Per queste ragioni
e perché riteniamo necessario rimetterci in cammino condividiamo
la scelta di alcuni nostri deputati di abbandonare SEL. Ci uniamo
a loro in questo percorso sicuramente difficile ma siamo sicuri così
di svolgere al meglio il nostro compito di rappresentanti del popolo.
Ti salutiamo con affetto
e riconoscenza per aver condiviso un percorso tanto importante in
Sinistra Ecologia e Libertà.
Fabio Lavagno
Nazzareno
Pilozzi
Alessandro Zan
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