Frosinone, 01/06/2014
Questa mattina si è svolta la manifestazione ufficiale
indetta dall’Amministrazione comunale di Piedimonte San Germano per celebrare
il 70° anniversario della Liberazione del paese da parte delle truppe Alleate,
in particolare dalle Forze Polacche e Statunitensi.
Alla presenza di folte rappresentanze di associazioni
combattentistiche e reducistiche, dei Sindaci dei Comuni della battaglia, dei
Gonfaloni degli stessi Comuni e delle rappresentanze ufficiali delle Ambasciate
degli Stati Uniti d’America e della Repubblica di Polonia, il Sindaco Domenico
Iacovella ha espresso i sensi della gratitudine del popolo pedemontano ai
combattenti che costrinsero l’occupante nazista alla ritirata aprendo le porte
alla liberazione di Roma.
Molto interessante il contributo di due docenti
dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, che hanno ricostruito lo
svolgersi degli eventi e le sofferenze subìte dalla popolazione di Piedimonte e
del Cassinate nei mesi del Fronte e nei giorni del suo sfondamento.
Particolarmente toccante e impegnativa la prolusione
della Prof.ssa Fiorenza Taricone sul tema delle violenze a danno delle donne,
le cosiddette “marocchinate”, fenomeno sul quale ha espresso valutazioni sia da
storica che da militante delle battaglie per i diritti di genere e per le pari
opportunità.
Il presidente provinciale dell’ANPI, portando il
saluto e la gratitudine dei partigiani d’Italia al sacrificio dei giovani di
tutto il mondo morti nel martirio di Cassino, ha sottolineato come l’abbattimento
della tirannia fascista e dell’occupazione feroce delle truppe di Hitler
abbiano significato per l’Italia un cambio di registro completo, totale, nella
concezione stessa dei rapporti fra i popoli e le nazioni. L’Italia, con la
conquista della libertà, conquista la pace, insieme a tutta l’Europa; e la pace
è la madre di ogni conquista, che senza di essa sarebbe impossibile sia sul
piano economico che civile e dei diritti. L’Italia passa da una retorica
militarista ed imperiale, sia pure di cartone, da una concezione del ruolo di
potenza da esercitare a danno e per la sottomissione di altri popoli e nazioni,
al ripudio totale della guerra e della violenza come risoluzione delle
controversie fra gli esseri umani. Come dimenticare, quindi, il portato di civiltà
e di possibilità umane che il sacrificio di quei giovani ha determinato?
La manifestazione si è conclusa con i saluti
affettuosi inviati dall’Amministrazione al partigiano Sergio Collalti, che per
ragioni di salute non ha potuto partecipare alla manifestazione, e con
l’impegno ad onorarne la figura e la storia in occasione di una nuova
manifestazione pubblica che si terrà il 19 luglio e sarà a lui dedicata.
L’ANPI ringrazia le Autorità cittadine di Piedimonte
per l’impegno profuso ormai costantemente da anni nella celebrazione della
Liberazione e conferma la propria disponibilità ad una sempre maggiore e più,
proficua collaborazione nel comune obiettivo della difesa e del rafforzamento
della democrazia e della partecipazione civile.
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