Si è svolta ieri pomeriggio a Supino, nel salone
dell’Oratorio di S. Cataldo, la presentazione del libro di Enrico Zuccaro Ero un bandito, dedicato alla vicenda
del partigiano militare Pierino Schietroma.
Una sala gremita, con molte persone in piedi, attenta
e silenziosa fino al termine della manifestazione, ha testimoniato l’interesse
profondo dei concittadini del combattente antifascista supinese. Il libro
espone con una scrittura essenziale, piana, chiarissima, la storia di un giovane
supinese che, formatosi nella scuola fascista della G.I.L. e militare per
scelta (prima bersagliere, poi sottotenente dei paracadutisti), non tarda a
comprendere quale sia l’effettivo volto del fascismo, la sua vocazione alla
servitù verso il Terzo Reich, la sua impotenza nonostante la millantata potenza
imperiale, rivelatasi di cartone e macchiatasi di orrendi crimini contro
l’umanità.
Schietroma, in forza in Toscana, non esita quindi a
passare attivamente dalla parte dei combattenti per la libertà, e partecipa
alla formazione della banda partigiana “Monti Lepini”, che poi operò fino alla
Liberazione nell’area di insediamento. Viene per questo catturato, prima dai
fascisti e poi dalla Gestapo, sottoposto a torture indicibili, durante le quali
ebbe il coraggio di irridere i suoi carnefici ripetutamente e con energia,
disprezzandone la crudeltà e la bassezza, rivendicando il suo status di
ufficiale calpestato dagli aguzzini.
Schietroma non crolla, non denuncia i suoi compagni,
respinge ogni accusa pur sotto le torture; la sua fede civile, unita a quella
religiosa, gli consente di affrontare il martirio con tranquillità d’animo
sbalorditiva. Gli si presentano occasioni di fuga diverse volte, ma ogni volta,
quando è sul punto fi scappare, pensa che questo metterebbe a repentaglio la
sicurezza dei suoi familiari e dei suoi conoscenti, e rinuncia. Attende il
prossimo “interrogatorio” stoicamente, scrivendo nel suo diario che non vuole
tradire i ragazzi di Curtatone e Montanara, che si sacrificarono per il nome
“Italia” nel Primo Risorgimento.
I molti interventi succedutisi, di esperti storici,
militari, studiosi e rappresentanti delle Associazioni combattentistiche del
territorio, fra cui il Presidente dell’ANPI provinciale, e di due parenti di
Pierino Schietroma (la figlia Elisabetta ed una nipote) hanno evidenziato
diversi aspetti del personaggio e del contesto storico in cui operò,
sottolineando le qualità umane e intellettuali del partigiano militare
supinese.
Lo storico Mario Avagliano, prefatore dell’opera, ha
rivolto all’Autorità municipale presente al convegno l’invito a valutare
l’intitolazione di una strada all’illustre concittadino, che fra l’altro fu
sindaco del paese nei primi anni Sessanta. Il sindaco, On. Foglietta, ha
accolto tale invito, annunciando che l’Amministrazione aveva già valutato tale
opportunità, e che provvederà con la prossima revisione della toponomastica.
L’ANPI, nel ringraziare l’Autore Enrico Zuccaro, che
in questa occasione ha formalizzato la sua iscrizione all’ANPI stessa, esprime
piena soddisfazione per questo nuovo evento, che aggiunge materiale alla
ricostruzione della memoria storica di quanto i ciociari abbiano fatto
settant’anni or sono per riscattare la dignità del loro popolo dall’umiliazione
cui il fascismo li aveva condotti.
Conferma inoltre la propria riconoscenza alla
cittadinanza di Supino che ieri sera si è stretta intorno alla memoria del
proprio concittadino così illustre, di cui ha dato ampia prova di essere
orgogliosamente affezionata.
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