La linea
autoritaria assunta dal governo Renzi è sancita da alcuni provvedimenti chiari,
quali la modifica del senato, non più elettivo ma di fatto nominato; la
rinuncia all’inserimento delle preferenze nella nuova legge elettorale; il
nuovo limite di firme stabilito a quota 100.000 come numero minimo per poter
istituire un referendum abrogativo e le 250.000 firme necessarie per poter
avanzare una proposta di legge di iniziativa popolare, obiettivo per il quale
quindi non saranno più sufficienti le 50.000 firme previste dal vecchio disegno
di legge. Tutto questo porta ad un indebolimento della democrazia e un
allontanamento dei cittadini dalla vita pubblica a danno della democrazia. Possiamo
affermare quindi con determinazione che si sta affermando una democrazia
autoritaria con l’avvallo del presidente Napolitano ed il nulla osta di
Berlusconi e Verdini, due distinti, onesti ed integri esponenti della politica
italiana. L’Italicum, in tema di legge elettorale, presenta uno sbarramento
talmente alto che mette a serio rischio la democrazia rappresentativa. Uno
sbarramento del genere è possibile riscontrarlo soltanto in Turchia. Persino la
Legge Acerbo voluta da Mussolini riuscì a determinare un minimo di
rappresentanza, permettendo al Partito Comunista di eleggere con il 3,7% dei
voti 3 deputati, tra questi c’era Antonio Gramsci. Quanto accade oggi ha il
solo risultato di rafforzare i poteri del governo a scapito della dialettica
politica. Occorre una mobilitazione per costruire una opposizione a questo
disegno liberticidadi Renzi e Berlusconi. Facciamo appello a tutti coloro che
vogliono costruire un’opposizione di sinistra affinché aderiscano ad un vasto
movimento nella nostra provincia. Tutti gli interessati possono comunicare la
loro adesione all’indirizzo di posta elettronica oreste36@alice.it oppure telefonando al numero
380.7025764.
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