Instancabili , indefessi, indomabili. Anche se con solo 5
voti a favore il Senato ha votato il forcing. Dalle 9,00 alle 24,00 presenti in aula, con solo un’ora e mezza di
pausa, ma non per dormire, ma per
riunire i gruppi parlamentari , tutti i giorni sabati e domeniche comprese e se
necessario anche a ferragosto. Sempre chini li sui banchi a spingere in avanti
la nave Italia. La fatica non può
giustificare la defezione.
La disoccupazione è al 13%, la crisi economica dilaga , tanto che le poche cose che gli italiani hanno
potuto comprare con gli 80 euro sono già state depositate al banco dei pegni e
i prossimi 80 serviranno a pagare i buffi fatti per mangiare . Il debito
rispetto al Pil è arrivato al 136,5% , le banche non scuciono una lira, la
sanità è al collasso, non ci sono
nemmeno i soldi per comprarsi le medicine e gli ospedali chiudono.
E poi anche
fuori dall’Italia, il Mediterraneo continua ad arricchire il suo mesto fondale
di cadaveri, si moltiplicano le carrette del mare che
depositano il loro carico di morte sule
nostre coste, gente stroncata, asfissiata dalle venefiche esalazioni delle stive stracolme. Impazza
l’aggressione Israeliana su Gaza con
centinaia e centinaia di morti soprattutto fra i bambini. Pezzi di cadavere sparsi in 15 chilometri
sono il funereo lascito della crisi ucraina.
E’ un momento difficile fuori e
dentro i nostri confini , quindi è giusto che finalmente anche i Senatori si
applichino 24 ore su 24 per alleviare le pene del proprio popolo. Resta però il
fatto che, come si apprende dai giornali, fra
le ragioni della marcia forzata che il Senato si è imposto, non vi è
traccia alcuna di queste questioni.
Non si discute di disoccupazione, né di crisi
economica. In merito al debito/Pil, a parte la lamentazione di Padoan , ben al
di fuori dalle stanze di Palazzo Madama, non si sente un fiato. Per l’ennesima volta l’Europa ha
risposto con una sonora pernacchia alla nostra richiesta di una maggiore
flessibilità sul rispetto del fiscal compact e di quanto viene appresso. E noi
zitti sotto. Della crisi mediorientale,
a parte la solita sviolinata agli assassini di Israele, niente emerge. Sull’Ucraina poi nulla si leva dagli
scranni del senato.
Ma allora, di grazia, tutto sto’ casino, tutto sto’ stacanovismo
a cosa è dovuto? ALLE RIFORME ISTITUZIONALI.
Mica chacchi !!!! Bisogna farle in fretta prima delle ferie non si può
sprecare questa occasione. Ma perché che succede se non si approvano queste
riforme subito? E se non si approvano proprio?
Peggiora la crisi economica? Non
si troverà più un posto di lavoro? Arriva la peste bubbonica? Israele ci bombarda? Arrivano
i cosacchi ad abbeverare i
cavalli a fontana di Trevi con tutto che
è chiusa per restauro? Ma a un povero disgraziato disoccupato, o a uno
che non può arrivare a fine mese, che gliene può fregare delle riforme
istituzionali?
Con l’abolizione del Senato elettivo è prevista l’eliminazione dell’
stipendio per i Senatori. Si risparmiano
ben 500milioni di euro. Questo è il monito severo che i
fautori delle riforme rivolgono agli ignoranti come me che non capiscono
niente . E per risparmiare stì soldi
c’era bisogno di togliere ai cittadini la possibilità di eleggere i
senatori, di aumentare i consiglieri comunali e relativi emolumenti, di trasformare il Senato in parcheggio per amministratori locali
indagati, di aumentare le firme necessarie per la presentazione di referendum e
leggi di iniziative popolari? Non bastava diminuire la paga a tutti, Senatori e Deputati, stabilendo un tetto massimo di 3.000 euro per ottenere un risparmio
anche maggiore? Ai cittadini che gliene viene realmente? Nulla.
Ma a lor
signori…….Vuoi mettere il privilegio di togliere a milioni di cittadini
incazzati la possibilità di eleggere qualche senatore un po’ troppo
rompicoglioni. E del sollievo di
togliersi di mezzo quell’altra iattura delle leggi d’iniziativa popolare e dei
referendum, ne volgiamo parlare? Se poi tutto questo lo combiniamo con una
legge elettorale per cui basta rincoglionire pochi milioni di cittadini in campagna elettorale per tenere in pugno la
Camera dei deputati, e tanto basta , il senato non c’è, comandare il governo,
scegliere presidente della Repubblica, membri del CSM e della Corte
Costituzionale, che fai non vuoi approvare stà cuccagna entro l’estate? E
allora avanti di corsa!!!! Remare, remare , vietato battere la fiacca. La
navigazione verso il monopolarismo perfetto è ancora lunga e perigliosa.
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