Il comitato democrazia
costituzionale ha redatto una proposta di legge di iniziativa
popolare finalizzata a rendere maggiormente effettivo l’esercizio della
sovranità popolare, così come sancito dall’articolo 1 della Costituzione. Per
esercitare questo diritto è necessario modificare profondamente le norme sulla partecipazione dei cittadini alle deliberazioni amministrative, sia locali che nazionali.
Il ricorso allo
strumento dei referendum, ad esempio, così come oggi regolamentato, è difficoltoso ed economicamente gravoso. Complicate sono le modalità di raccolta firme
per promuovere sia consultazioni referendarie che le leggi di iniziativa popolare.
La proposta di legge d’iniziativa
popolare in questione come si legge nel comunicato diffuso da Alfiero Grandi e
Domenico Gallo, del comitato democrazia costituzionale, “affronta
diversi argomenti. Non solo innovazioni profonde per facilitare e rendere meno
costose la raccolta delle firme ma anche un'iniziativa per rendere il voto
degli italiani all'estero effettivamente personale e segreto, mentre oggi questo
come abbiamo constatato direttamente non è affatto garantito. Ci sono anche
altri argomenti come la possibilità di ricorrere più facilmente allo strumento
referendario a livello locale. La lettura della RELAZIONE ILLUSTRATIVA e del
testo renderà più chiaro il significato, secondo noi importante di questa
proposta”. Alcuni punti della legge
d’iniziativa popolare, relativi alle modalità di raccolta delle firme e al voto degli italiani all’estero, erano inseriti nel Ddl elettorale in discussione alla Camera. “Della raccolta delle firme – si legge
nel comunicato di Grandi e Gallo- si
occupava il Ddl elettorale presentato alla Camera dall'on. Mazziotti, poi
accantonato con la bocciatura organizzata dal Pd, mentre del voto degli italiani
all'estero si occupa un emendamento presentato da Forza Italia. Questo per confermare
che alcuni capitoli del Ddl possono influire sulla discussione sulla legge
elettorale.
Per questo- prosegue il comunicato- abbiamo
ritenuto di procedere in questa fase al deposito del titolo della proposta di
legge di iniziativa popolare e di procedere rapidamente alla stesura del Ddl,
cosa effettivamente avvenuta nel corso della stessa giornata.
Tuttavia poiché abbiamo ritenuto necessario procedere per gradi, per ora le
firme che compaiono in calce alla presentazione in Cassazione sono a titolo
personale e solo dopo l'approvazione dei direttivi e dell'assemblea nazionale
del 24 giugno procederemo, se ci sarà il necessario accordo, a usare le sigle
dei nostri Comitati.
I firmatari della proposta di legge sono: Pietro
Adami, Bianca Maria Sarasini, Alfiero Grandi, Alfonso Gianni, Antonio Pileggi,
mentre pur essendo d'accordo non hanno potuto firmare fisicamente per varie
ragioni Massimo Villone, Mauro Beschi, Mauro Volpi, Domenico Gallo.
Ci auguriamo che l'iniziativa abbia il necessario consenso e a questo segua
un impegno per la raccolta delle firme a sostegno
Cogliamo l'occasione per aggiungere che riteniamo necessario sostenere una
legge di iniziativa popolare promossa da un arco importante di associazioni,
meglio nota come promossa da Emma Bonino e don Colmegna sull'immigrazione che
propone esplicitamente di cancellare il reato di immigrazione clandestina
(Bossi-Fini), e di introdurre elementi correttivi della rigidità della vigente
disciplina” conclude il comunicato
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