Comitato provinciale acqua pubblica Frosinone
Ci appelliamo a tutti i Sindaci
dell’Ato5 e della Valle del Sacco affinché prendano parte all'assemblea
pubblica indetta per il 12 luglio 2017 presso la Regione Lazio, in
quanto diretti interessati al nuovo modello di gestione dell'acqua che prevede
la definizione dei nuovi Ambiti di Bacino Idrografici secondo la Legge
Regionale n. 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”.
Se la risoluzione del contratto per
colpa del gestore Acea Ato 5 Spa è ora in mano al Tar, la vera
soluzione per una gestione dell'acqua pubblica e partecipata, efficiente e
sostenibile, è solo nella mani dei nostri rappresentanti politici che
devono attuare la Legge Regionale n.5/2014, Legge voluta dai comitati per
l'acqua e dai Comuni virtuosi del Lazio e votata all'unanimità dal Consiglio
regionale.
I servizi pubblici essenziali devono
garantire la qualità delle nostre vite e non le economie di mercato e le
speculazioni finanziarie.
Vogliamo il servizio dell’acqua pubblico
e partecipato come scritto nella “nostra” Legge.
Per gli stessi motivi, ci uniamo alla
manifestazione dell’8 luglio a Colleferro contro gli inceneritori, per un
modello di gestione dei materiali di scarto fondato sul loro corretto recupero
e riciclo e sul diritto alla salute dei cittadini della Valle del Sacco.
Segue invito all’Assemblea
Acqua pubblica nel Lazio.
Dove siamo a 3 anni dall'approvazione della legge
5/2014?
Assemblea
Pubblica presso la Sede del Consiglio Regionale del Lazio
Mercoledì
12 Luglio 2017, ore 16.00.
Via
della Pisana, 1301
La legge regionale n. 5 del 4 aprile 2014, licenziata dal Consiglio regionale con voto unanime, ha ad oggetto la “tutela, governo e gestione pubblica delle acque” e dopo 3 anni risulta ancora inattuata.
Diviene, quindi, urgente la sua definitiva attuazione, soprattutto attraverso la definizione degli Ambiti di Bacino Idrografico.
Ciò anche alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato che pone diversi Comuni in una situazione critica rispetto alla cessione degli impianti ai rispettivi gestori d'ambito.
L'articolato di legge approvato conteneva una serie di scadenze per la stesura di ulteriori atti legislativi fondamentali ampiamente superate, quali appunto la legge sugli ambiti di bacino idrografico e la nuova convenzione di cooperazione tipo.
Su queste scadenze la Regione è in
preoccupante ritardo.
Altrettanto preoccupanti sono le azioni intraprese per superare l'emergenza idrica nel Lazio (ad es. l'aumento delle captazioni dalla sorgente del Pertuso, dal lago di Bracciano e dallo schema acquedottistico Peschiera-Le Capore, in quest'ultimo caso addirittura in assenza di concessione).
Azioni che vanno in direzione contraria a quella stabilita dalla legge stessa.
Nel frattempo i comitati, in coordinamento con diversi Comuni, non sono stati fermi e hanno avviato una serie di mobilitazioni volte al contrasto dell'espansione di Acea su tutto il territorio regionale e hanno prodotto da oltre 2 anni una proposta concreta di suddivisione del territorio regionale in ABI (Ambiti di Bacino Idrico), la P.d.L. n. 238, depositata in Consiglio Regionale con la firma di consiglieri di maggioranza e opposizione, su cui è stato avviato un confronto partecipato con Sindaci, associazioni, cittadini.
La legge regionale n. 5/2014 può e deve essere applicata, nel rispetto di tutte e tutti coloro che l'hanno sostenuta e dei milioni di cittadini che hanno votato il referendum del 2011.
Altrettanto preoccupanti sono le azioni intraprese per superare l'emergenza idrica nel Lazio (ad es. l'aumento delle captazioni dalla sorgente del Pertuso, dal lago di Bracciano e dallo schema acquedottistico Peschiera-Le Capore, in quest'ultimo caso addirittura in assenza di concessione).
Azioni che vanno in direzione contraria a quella stabilita dalla legge stessa.
Nel frattempo i comitati, in coordinamento con diversi Comuni, non sono stati fermi e hanno avviato una serie di mobilitazioni volte al contrasto dell'espansione di Acea su tutto il territorio regionale e hanno prodotto da oltre 2 anni una proposta concreta di suddivisione del territorio regionale in ABI (Ambiti di Bacino Idrico), la P.d.L. n. 238, depositata in Consiglio Regionale con la firma di consiglieri di maggioranza e opposizione, su cui è stato avviato un confronto partecipato con Sindaci, associazioni, cittadini.
La legge regionale n. 5/2014 può e deve essere applicata, nel rispetto di tutte e tutti coloro che l'hanno sostenuta e dei milioni di cittadini che hanno votato il referendum del 2011.
Interverranno:
- Alberto
Lucarelli - Ordinario di Diritto
Costituzionale Università di Napoli Federico II
- Rappresentanti dei Comitati
per l'Acqua Pubblica
- Sindaci e Amministratori
Locali del Lazio
Sono stati invitati la Sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi e
l'Ass.re della Regione Lazio alle Infrastrutture, Politiche Abitative
ed Enti Locali Fabio Refrigeri
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