Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 9 ottobre 2010

Stella Ciao, il futuro ci appartiene

di Luciano Granieri, Jacopo Granieri, Luc Girello

Il disegno di legge 1905/08, tutt’ora in fase di approvazione, si propone di riorganizzare il sistema universitario invocando merito ed efficienza solo per giustificare ulteriori tagli e finanziamenti, per cercare di far  quadrare i bilanci. Non c’è spazio per la qualità!
Le proposte di razionalizzazione dell’offerta formativa che porteranno alla fusione di dipartimenti e di intere facoltà, la mortificazione del ruolo dei ricercatori, l’ingresso delle fondazioni e la riduzione della rappresentanza studentesca testimoniano chiaramente che si tratta di un attacco frontale all’Università pubblica, in coerenza con l’attacco complessivo alla scuola pubblica portato avanti in questi anni dal governo Berlusconi. E’ diritto e dovere di tutti, studenti, ricercatori, professori e liberi cittadini difendere l’università e l’istruzione pubblica in genere dagli attacchi di questo governo. E’ necessario opporsi con forza ad una riforma che mina nel profondo il carattere pubblico e laico dell’istruzione, è necessario CONTRASTARE con ogni mezzo  un Governo che considera il sapere una mera voce di bilancio, che non investe nella cultura, nel lavoro, nelle giovani generazioni. L’estate scorsa ha visto forti contrasti all’interno del Governo Berlusconi. Lo scontro, tutt’ora in corso, tra Fini, Berlusconi  e Bossi rappresenta una crisi importante di cui il movimento degli studenti e dei lavoratori deve approfittare per rilanciare l’offensiva in difesa dei propri diritti. In poco più di un anno e mezzo Berlusconi è stato protagonista di licenziamenti di massa  sia nel settore pubblico che privato, ha sostenuto i piano criminale della Fiat di chiusure licenziamenti  e soppressione dei più elementari diritti  dei lavoratori, a cominciare dal diritto di sciopero e di salari più dignitosi.  I precari della scuola, già prima che finisse l’estate e riprendesse l’anno scolastico, hanno cominciato le loro proteste, che sono sfociate nel blocco del porto di Messina da parte di centinaia di persone. Un’azione importante che dimostra  che i movimenti in campo sono forti e che possono mettere in difficoltà il governo! Per il 16 ottobre la FIOM, il sindacato degli operai metalmeccanici, ha indetto una grande manifestazione contro il governo e i padroni. A questa giornata di lotta  hanno già aderito i precari della scuola e dell’università. Di fronte all’immobilismo e all’incapacità  del Partito Democratico e di tutto il centro sinistra di saper offrire una reale alternativa di lotta per cacciare Berlusconi, dobbiamo rilanciare con forza l’offensiva  sul terreno della difesa dei nostri diritti. Il movimento studentesco unito a quello dei lavoratori può sconfiggere questo governo.









Roma 8 ottobre. Studenti universitari  e medi, insieme a ricercatori precari, docenti e comitati dei genitori riempiono le strade  e assediano in tremila il  ministero della “DISTRUZIONE” pubblica per il “No Gelmini Day”. Contro il Veleno degli alchmisti Berlusconi-Tremonti-Gelmini che intossica la vita di chi vorrebbe un’istruzione pubblica, non elitaria e di qualità, una sanità ed un lavoro decente,  si moltiplicano le iniziative di Piazza. Arrivederci  il 16 ottobre accanto alla FIOM.

Il brano è “Veleno”  seguito da “Il pirata satellitare” dei Modena City Ramblers dal CD “Radio Rebelde”

Foto Jacopo Granieri

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