Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 26 aprile 2011

Pomeriggio resistente a Ceprano

Anpi sezione provinciale di Frosinone


Cari compagni, Cari antifascisti,
Ieri, nonostante il clima avverso e altri ostacoli non sempre fatali, con una  partecipazione non scontata di cittadini di Ceprano e di altri luoghi anche  lontani della provincia, si è svolta la festa del 25 Aprile organizzata come  ogni anno dai ragazzi di "Liberi Tutti" insieme all'ANPI provinciale. 
Sono state allestite mostre documentali che legavano in un discorso  conseguente il risorgimento con la Resistenza, mettendo in luce come non solo  l'unità nazionale e la democrazia siano state conquistate in lotte durate oltre  un secolo, ma che le stesse conquiste, date le vicende storiche ed il loro  svilupparsi con alterne fortune, spesso hanno richiesto sforzi e sacrifici  enormi per essere mantenute o addirittura ristabilite. E' il caso della stessa  unità nazionale, conquistata nel 1861 dopo oltre quarant'anni di lotte,  vittorie e arretramenti, poi persa per l'ignominia fascista della sottomissione  all'invasore tedesco dell'Italia centro-settentrionale, finalmente ristabilita  proprio grazie alla lotta partigiana che ne riscattò l'indipendenza e  l'onore.  Tutto questo e molto altro era reso evidente dalle letture e dai commenti  presentati dai giovani organizzatori, che per giorni hanno lavorato alla  realizzazione dell'appuntamento, ormai tradizionale per i cittadini democratici  di Ceprano. Una sorpresa, positiva una volta tanto: al mattino, quando ancora Ceprano  dormicchiava, appena giunti sul posto abbiamo trovato il paese tappezzato  letteralmente di manifesti che ringraziavano i Partigiani. Manifesti con poche  parole, eleganti nella grafica, essenziali, così come essenziale e senza  retorica alcuna deve essere la celebrazione della ricorrenza della Liberazione. 
Un manifesto non firmato, non sappiamo chi lo abbia affisso, ma che offre un  alito di sollievo nel panorama soffocante delle notizie di segno opposto che  purtroppo ogni anno siamo costretti a subire. I manifesti fascisti sui muri di  Roma, il cippo che ricorda il sacrificio di un partigiano oltraggiato e divelto  vicino Rieti, le molte manifestazioni di rabbiosa insofferenza, di ringhioso  fanatismo di personaggi e gruppi che ancora mal sopportano la fine del regime  criminale del ventennio.  Nel pomeriggio, il saluto inviato alla manifestazione dal partigiano Sergio  Collalti, che per motivi di salute non ha potuto essere presente, ma che ha  voluto far sapere agli organizzatori che non appena ristabilito desidera  incontrarli a Ceprano con i cittadini che vorranno esserci, per raccontare ciò  che ha visto e vissuto in quei venti mesi gloriosi e terribili.
Dopo un intervento del Presidente dell'ANPI provinciale di Frosinone, la  serata si è protratta fino a tardi, con la musica di gruppi giovanili locali,  che hanno voluto offrire il loro contributo al ricordo consapevole, attraverso  la rivisitazione delle musiche e dei canti della Resistenza.
L'ANPI ringrazia tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile o  realizzato l'iniziativa, e comunica con soddisfazione che anche quella di ieri  è stata una occasione di crescita, con nuove adesioni e nuove richieste di  collaborazione, che dimostrano quanto grande ed inarrestabile sia la  solidarietà che suscita il discorso resistenziale, nonostante gli enormi sforzi  messi in campo da forze ostili e nostalgiche per offuscarne il patrimonio  politico e civile, nel tentativo di cancellarne l'attualità. L'appuntamento è ora al corteo dei lavoratori che si terrà come tradizione ad  Isola del Liri il 1° Maggio. Vi aspettiamo dietro lo striscione dell'ANPI  Provinciale, numerosi e appassionati, consapevoli che la lotta per la dignità  del lavoro è lotta per la libertà.

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