Al Prefetto di Trieste
dott.ssa Annapaola Porzio
sua sede
La preghiamo di
trasmettere cortesemente quanto segue
– al Presidente del Consiglio dei Ministri
- ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della
Repubblica
- al Presidente della Repubblica
L'attuale Parlamento,
eletto con una legge che è stata poi dichiarata incostituzionale, non ha il
diritto morale di approvare un'altra legge elettorale che presenta evidenti
elementi di incostituzionalità.
Tantomeno può sostenerla, chiedendo su essa voti di fiducia,
un Governo il cui presidente Gentiloni in sede di prima fiducia ha dichiarato
solennemente alle Camere: "in questo confronto - voglio ribadirlo - il
Governo non sarà l'attore protagonista: spetta a Voi, Onorevoli colleghi, la
responsabilità di promuovere e trovare intese efficaci."
Al Presidente del Consiglio non abbiamo nulla da chiedere:
la sua credibilità è ormai nulla e dovrebbe solo dimettersi. Al Parlamento
chiediamo un sussulto di dignità: non approvino una legge elettorale a meno di
un anno dalle elezioni, che appare inevitabilmente "legata a interessi
congiunturali dei partiti", come denunciato dal "Codice di buona
condotta in materia elettorale" della Commissione Europea "di
Venezia".
Al Presidente della Repubblica chiediamo di non
sottovalutare le le tante segnalazioni di incostituzionalità della legge in
discussione provenienti da fonti autorevoli e di farsi garante del rispetto
della Costituzione: un'eventuale pronunciamento negativo della Corte potrebbe
avvenire dopo che la nuova legge elettorale avesse già avuto i suoi effetti
sulla prossima consultazione, lasciando in carica il quarto parlamento eletto
con una legge elettorale incostituzionale, proposta e votata solo per
perpetuare il potere - ottenuto incostituzionalmente - di chi già l'aveva.
Trieste, 11 ottobre 2017
I Cittadini di Trieste che hanno sostenuto assieme all'ANPI
la campagna per il NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
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