Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 27 novembre 2010

Il popolo è minorenne

di Luciano Granieri.



Le manifestazioni in piazza si susseguono, parti di popolo che vedendo scippati i propri diritti salgono  sui  tetti delle scuole, delle  fabbriche, delle  università salgono  sulle gru, occupano  i monumenti delle città d’arte. Le forze dell’ordine scaricano la RABBIA DELLO STATO che è fortemente presente in questi casi, ma è completamente assente quando si tratta di assicurare un minimo di   welfare , contro ragazzi, donne, anziani. Avevamo già vissuto una situazione simile negli anni 70’ . In quel frangente però, non c’era l’uomo forte macchiato di diversi reati, che prova piacere a manipolare la legge, inconsistente nei propri confronti, ma maglio d’acciaio nei confronti di chi lo osteggia. In quel frangente inoltre studenti e lavoratori avevano trovato coesione e condivisone per lottare. Dispiegando un contrasto che non si limitava alla difesa di diritti minimi. Non si trattava di rivendicare il diritto al lavoro, ma di renderlo meno usurante e alienante con la possibilità di avere 150 ore retribuite per studiare, non si trattava di rivendicare un istruzione pubblica  includente e non discriminatoria  fra poveri e ricchi , ma di ottenere il coinvolgimento  alla gestione di scuole e università attraverso  la partecipazione politica di tutti gli attori, studenti, genitori, docenti. In pratica si lottava per ottenere il miglioramento di diritti acquisiti, oggi si lotta semplicemente per riottenere quei diritti negati da un ventennio di Neoliberismo selvaggio. Oggi il dittatore usurpatore c’è e la coesione fra i vessati manca. La disperazione però sta creando i presupposti per una nuova unione dei soggetti deboli,  disoccupati, precari, studenti, pensionati a cui si aggiungono i migranti. ED E’ QUESTA UNIONE CHE IMPAURISCE IL DITTATORE USURPATORE il quale reagisce con sempre maggiore violenza. Il video che segue intitolato “IL POPOLO E’ MINORENNE” ripropone questa condizioni. Da una parte c’è l’uomo forte che può infrangere  la legge, ma reprime, chiunque voglia battersi per la libertà, si tratta di una scena tratta dal Film “L’uomo al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, dall’altra  si vede un Pasolini che esorta i giovani a interrogarsi sui cambiamenti sociali.

Buona Visione.






Il video mi è stato inviato da Drugo960. 

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