Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 18 ottobre 2011

Fascismo bipartizan

Luciano Granieri


  L’onda lunga degli incidenti di  sabato 15 ottobre, come uno tsunami ha travolto il diritto costituzionale a manifestare. Il sindaco Alemanno non aspettava altro.    Dall’idea di far pagare una tassa ai movimenti che sfilavano per protesta  nelle  vie della capitale alla negazione della piazza dopo gli incidenti di sabato il passo è stato breve. Il 21 ottobre la manifestazione della FIOM , nella quale gli operai Fiat e Fincantieri, volevano porre all’attenzione generale la loro situazione disastrosa, è stata annullata. O meglio è stato autorizzato un semplice sit.in in P,zza Esedra e proibito il corteo che da qui doveva arrivare in un primo momento a Piazza Navona, poi a P,zza Farnese e quindi in  P.zza  Santi Apostoli. E’ inutile sottolineare che gli operai FIAT sono sotto la mannaia di un ricatto cui Marchionne li ha costretti, scavalcando piè pari la  costituzione, con l’appoggio di un governo criminale e di sindacati complici , .condizionando il mantenimento del posto di  lavoro all’alienazione del diritto di sciopero, alla completa libertà di licenziamento all’abolizione del contratto collettivo. Gli operai Fincantieri invece rischiano la chiusura dei loro siti pur avendo commesse da evadere. Si nega la piazza a persone che protestano perché non riescono a pagare le bollette, l’affitto di  casa o la scuola per i propri figli.   Al   raggiungimento del primo obbiettivo,  quello di depotenziare se non annullare gli effetti della manifestazione dei 15 ottobre,  si aggiunge la realizzazione della   seconda fase del piano, quella tesa  a bloccare completamente ogni espressione di dissenso prendendo a pretesto i fatti di sabato scorso. Ma se da Alemanno ci si poteva aspettare una tale presa di posizione, i proclami di Di Pietro dopo gli eventi  di sabato scorso  in perfetto stile fascista hanno fatto più rumore e stupito molti ma non il sottoscritto  Di Pietro  è fondamentalmente uomo di destra.  L l’Italia dei Valori è un partito fondato quasi esclusivamente per contrastare l’illegalità all’interno dei palazzi del potere , denunciare   i guai giudiziari del premier, e dei parlamentari suoi scagnozzi. Poco altro contraddistingue la linea politica dal partito del ex PM di mani pulite .  L’estrema volatilità  programmatica basata su un populismo uguale e contrario al berlusconismo ha permesso la coesistenza   di  personaggi variegati   gente impresentabile come  Scilipoti , oggi fuori uscito dal partito, con  persone dalle grandi doti politiche come De Magistris che ha completamente sconfessato il suo capo-partito sul tema delle leggi speciali. Una personalità, il sindaco di Napoli,   con cui è possibile confrontarsi e ipotizzare un futuro condiviso    sulla gestione partecipata della cosa pubblica da parte dei cittadini . Bisognerebbe capire    quale idea del partito hanno   gli iscritti . Per le diverse anime disperse dalla sinistra extraparlamentare (nel senso che sta fuori dal parlamento) resta difficile digerire,  una convivenza con chi, a seguito dei fatti di Roma,  ha superato   da destra perfino il truce ministro degli Interni Roberto Maroni . Di Pietro  ha  affermato  che:Si deve tornare alla Legge Reale (una legge  in vigore quarant’anni fa che consentiva alle forze dell’ordine di  sparare sui manifestanti e che   negli anni settanta fu responsabile della morte di 250 persone ndr)  , che . contro atti criminali come quelli di Roma  bisogna fare la 'legge Reale 2'”   O ancora  che “è necessaria  un'assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche  per creare una legislazione speciale e specifica che introduca specifiche figure di reato, aggravamento dei reati e delle pene oggi previste, allargamento del fermo e dell'arresto, riti direttissimi che permettano in pochi giorni di arrivare a sentenza di primo grado"Maroni recepisce e delibera. In realtà leggi speciali dovrebbero essere approvate per punire con forza gli  atti criminali commessi da chi  permette che cinque donne muoiano sotto il  crollo della palazzina dentro cui lavoravano in nero a 3,95 l’ora . Una palazzina fatiscente dove la tragedia era del tutto prevedibile e si sarebbe potuta evitare con i dovuti controlli di legge ,. Norme  speciali dovrebbero essere approvate  per punire chi condiziona  le vite degli altri togliendo e offrendo lavoro precario non solo nella retribuzione ma anche nella sicurezza, provocando 529 vittime sul lavoro  dall’inizio dell’anno ad oggi. CHI PAGA PER QUESTA STRAGE? ESISTE UNA LEGGE SPECIALE PER PREVENIRE ED EVITARE TUTTO QUESTO?  Non esiste.  Anzi ci si sta agitando per modificare l’art. 41 della costituzione  con la volontà di abolire quella parte della norma in cui è previsto che  “l’iniziativa privata non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. La lezione che si può trarre dai fatti del 15 ottobre e dalle conseguenze politiche scaturite è che si è impedita la libera circolazione delle idee. Le manifestazioni contro la dittatura del pensiero unico, sono state prima sapientemente depotenziate permettendo che alle rivendicazioni del corteo fosse sovrapposta la potenza mediatica di fatti di violenza indotti, poi condannate e usate per limitare se non vietare altre manifestazioni in futuro , il tutto con gli anatemi di condanna di stampo fascista  levati  sia di Maroni che di Di Pietro. Come  non essere d’accordo con chi sostiene che centrodestra e centrosinistra sono la stessa cosa e, seppur con armi diverse, sono i guardiani della rivolte che senza il loro controllo avrebbero serie possibilità di rovesciare il sistema capitalista  in crisi?

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