Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 17 dicembre 2012

Il diritto di incazzarsi

Simonetta Zandiri


 Ieri  mattina ho partecipato all'assemblea di "Cambiare si può", a Torino, senza particolari aspettative, ma con l'obiettivo di ascoltare, comprendere, partecipare. Prima di uscire ho dato una rapida occhiata alle notizie su Rainews24, e mi è capitata un'intervista a Beppe Grillo dove diceva le stesse parole riportate, più tardi, in  QUESTA NOTIZIA ANSA: "Senza di noi ci sarà un'esplosione di cattiveria. Io non faccio altro che calmare". Beh, io non voglio stare calma. Io voglio agitarmi, fino a quando non sarò "felice" e sono molto "esigente" in termini di felicità. Perché se non c'è uguaglianza ed equità, se la felicità non è un sogno accessibile per tutti, se lo stesso pianeta rischia il collasso per la nostra drammatica irresponsabilità io non posso essere felice. E ho il diritto di AGITARMI. E INCAZZARMI, se necessario. 
Quindi senza Grillo ci sarebbe più cattiveria? Non credo. La cattiveria è un'altra cosa. Come la democrazia, anche la democrazia è un'altra storia. E non è quella che ho percepito all'assemblea di "Cambiare si può", dove ottimi interventi, alternati a quelli diciamo già sentiti, non sono stati "accolti", ascoltati. C'è molto lavoro da fare, è vero che dobbiamo imparare a lavorare "insieme", ma "uniti" contro qualcosa o qualcuno (che cambierà sempre perché non andiamo certo alle urne a scegliere quelli che la crisi l'hanno studiata a tavolino!), e magari anche alleati con chi, in passato, non ha certo dato prova di coerenza, non può più funzionare. E' un copione che ripetiamo all'infinito. Il male minore. Serve a loro, a "contenerci" nel sistema, portandoci a quelle urne, avvallandolo, non importa se votando le minoranze che finiranno all'opposizione.
Ma a leggere bene le dichiarazioni di Beppe, una mezza verità c'è... è il timore dell'astensione, che rischia di raggiungere e superare la metà degli aventi diritti al voto. Una situazione che renderebbe "insostenibile" qualunque governo.
Perfetto. Questo è il mio personale obiettivo. Ed è l'unico partito che da questo momento avrà tutto il mio sostegno! 
Perché ho il diritto di incazzarmi... anzi, ce l'abbiamo tutti!






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