Esprimo
la più totale solidarietà e vicinanza alla candidata a sindaco, e compagna di
tante battaglie Giuseppina Bonaviri. Ieri durante un banchetto elettorale organizzato
davanti alla chiesa della Sacra Famiglia, presso il quartiere Scalo, la
dottoressa Bonaviri, suo figlio Nicolò e un gruppo di candidati hanno subito
aggressioni verbali e odiosi insulti. Questo
ennesimo episodio dimostra come questa
campagna elettorale stia raggiungendo vette di barbarie mai registrate prima.
Eppure il confronto sull’idea di città, sui valori di cittadinanza, che i
candidati propongono in una campagna
elettorale , dovrebbe costituire un momento alto dell’esercizio democratico. Invece
nell’attuale contesa per le amministrative progressivamente gli insulti stanno
sostituendo le idee e le proposte. Non
vedo l’ora che arrivi il 25 giugno
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