Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 27 agosto 2017

APPELLO PER LA FORMAZIONE DI UN FRONTE UNICO SINDACALE DI CLASSE

APPELLO PER LA FORMAZIONE DI UN FRONTE UNICO SINDACALE DI CLASSE PER UN'AZIONE GENERALE DI LOTTA DI TUTTA LA CLASSE LAVORATRICE IN DIFESA DELLA LIBERTÀ DI SCIOPERO



A seguito del successo dello sciopero generale dei trasporti e della logistica del 16 giugno scorso promosso da quasi tutto il sindacalismo di base in solidarietà con la lotta dei lavoratori di Alitalia ed a sostegno di rivendicazioni di categoria, il fronte padronale – industriali, esponenti governativi e di opposizione, la segreteria generale della Cisl – ha reagito con finta ed ipocrita indignazione invocando una nuova legge antisciopero che peggiori la legislazione vigente, già fra le più restrittive d'Europa.

Il 19 luglio in sede di commissione parlamentare è iniziato l'esame di due proposte di legge il cui contenuto prevede – fra altri punti – la restrizione della facoltà d'indire sciopero alle sole organizzazioni sindacali che godono della cosiddetta rappresentanza – quella formale ed ottenibile secondo regole da esse stesse stabilite d'intesa col padronato – cioè a Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

La legge per ora riguarderebbe solo il settore dei trasporti ma facilmente sarebbe estendibile a tutto il settore dei cosiddetti servizi pubblici essenziali, già molto vasto e che padronato e governi hanno continuato e continueranno ad estendere, coinvolgendo sempre più lavoratori.

Una legge di questo tipo, poi, preparerebbe il terreno ad ulteriori provvedimenti legislativi o accordi sindacali di segno analogo per il resto della classe lavoratrice.

QUELLO CHE IL FRONTE PADRONALE STA COMPIENDO È QUINDI UN GRAVISSIMO ATTACCO ALLA LIBERTÀ DI SCIOPERO.

Questo accade perché industriali, partiti antioperai e sindacati collaborazionisti sono pienamente consapevoli del fatto che lo sciopero è l'arma fondamentale di difesa dei lavoratori, nonostante fingano di credere e sostengano il contrario.

Da anni, sotto la spinta della crisi mondiale, causata non dai lavoratori ma dalle leggi economiche del capitalismo, le condizioni di vita e di lavoro dei salariati sono sottoposte ad un attacco sempre più duro e che nelle intenzioni del regime padronale deve andare ancora avanti e più a fondo. Non è un caso che stiano divenendo sempre più frequenti i provvedimenti disciplinari e i licenziamenti contro i militanti sindacali combattivi.

Industriali e finanza, coi loro partiti di governo e opposizione, coi loro potentissimi mezzi stampa e televisivi, coi loro sindacati complici, deridono la lotta di classe facendola passare come un'anticaglia del passato e al  contempo si adoperano per limitare l'uso dello sciopero fino al punto da renderlo – se compiuto in termini di legge – inutile, così da poter continuare a combatterla, questa guerra, contro una classe lavoratrice disarmata.

La storia anche recente della lotta di classe, in Italia e nel mondo, ha dimostrato che i lavoratori hanno la forza per dispiegare scioperi che spezzino anche le catene legislative, come accaduto ripetutamente negli ultimi anni  fra i tranvieri, violando con scioperi selvaggi le vigenti leggi antisciopero 146/1990 e 83/2000. La lotta di classe  non può essere fermata. Tuttavia è evidente che ogni nuovo laccio posto per ostacolare lo sciopero avvantaggia
temporaneamente il padronato in questa lotta. Il problema va affrontato sul piano della forza.

L'UNICO MODO PER IMPEDIRE CHE L'ARMA DELLO SCIOPERO CI VENGA STRAPPATA DI MANO È QUELLO DI IMPIEGARLA.
UNA PARTE DEL SINDACALISMO DI BASE HA PROCLAMATO PER IL 27 OTTOBRE LO SCIOPERO GENERALE DI TUTTA LA CLASSE LAVORATRICE.

Una delle ragioni del successo dello sciopero del 16 giugno è stato il sostegno ad esso di un ampio fronte sindacale. La lotta in difesa della libertà di sciopero è una questione ancor più generale ed importante di quelle che mossero quello sciopero e necessita perciò della costruzione di un FRONTE UNICO SINDACALEancora più ampio, che coinvolga tutti i sindacati di base che ancora non vi hanno aderito ed anche le opposizioni di sinistra dentro la Cgil.
CI RIVOLGIAMO QUINDI:

– a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori affinché abbraccino questa giornata di lotta, aderiscano allo sciopero e s'impegnino alla sua preparazione per la sua migliore riuscita;

– agli iscritti e i militanti sindacali di tutte le organizzazioni sindacali di base affinché si battano per porre finalmente fine al settarismo della maggior parte delle loro dirigenze che da anni impedisce azioni sindacali unitarie in grado di dispiegare scioperi davvero potenti;

– agli iscritti e i militanti sindacali delle organizzazioni sindacali che ancora non hanno dato adesione allo sciopero – l'Unione Sindacale di Base, la Confederazione Cobas e gli altri minori – affinché la pretendano dalle loro dirigenze, affinché partecipino all'Assemblea nazionale del 23 settembre a Milano indetta per la sua costruzione e, in ogni caso, affinché aderiscano e sostengano apertamente questo sciopero;

– agli iscritti e i militanti dei sindacati che già hanno proclamato lo sciopero affinché si facciano sostenitori dell'ulteriore allargamento del fronte sindacale alle organizzazioni che ancora non vi hanno aderito, subordinando al principio pratico dell'unità d'azione dei lavoratori le questioni che da queste organizzazioni li dividono;

– agli iscritti e i militanti delle opposizioni di sinistra dentro la Cgil affinché aderiscano e sostengano apertamente questo sciopero, battendosi contro questo attacco alla libertà di scioperare volto ad indebolire tutto il sindacalismo di classe e a rafforzare la gabbia del sindacalismo collaborazionista e la sua unità entro cui rinchiuderli.

FIRMATE, PROPAGANDATE E FATE FIRMARE QUESTO APPELLO !
 

MANDARE ADESIONI A: appello27@gmail.com

PRIMI FIRMATARI

Emanuela Pulcini – Rsa Usb Coopculture – Roma
Domenico Travaglini – Usb ICS Maugeri – Tradate (Varese)
Domenico Destradis – Rsa Usb FCA Melfi – Potenza
Mariopaolo Sami – Usb Vigili del fuoco – Genova
Mimmo Mignano – SI Cobas FCA Pomigliano – Napoli
Antonio Montella – SI Cobas FCA Pomigliano – Napoli
Marco Cusano – SI Cobas FCA Pomigliano – Napoli
Massimo Napolitano – SI Cobas FCA Pomigliano – Napoli
Roberto Fabbricatore – SI Cobas FCA Pomigliano – Napoli
Andrea Furlan – Rsa Filcams Cgil (Il sindacato è un'altra cosa) Ho Group – Roma
Lorenzo Mortara – Rsu Fiom (Il sindacato è un'altra cosa) Ykk – Vercelli
Edoardo Todaro – Rsu Confederazione Cobas Poste Italiane – Firenze
Francesca Romano – RSU Confederazione Cobas Sanità Università e Ricerca – Firenze
Fabio Bertelli – Usb Pensionati – Firenze
Ivan Maddaluni – Cub Trasporti Trenitalia – Firenze
Stefano Fidenzio – licenziato Sistemi Informativi Ibm – Roma
Domenico Stratoti – Rsa Hotel Majestic (Il sindacato è un'altra cosa) – Roma
Marco Marsano – Segretario Provinciale Or.S.A. Tpl – Genova
Serafino Biondo – Rsu Fiom (Il sindacato è un'altra cosa) Fincantieri – Palermo
Gianfranco Camboni – SI Cobas, insegnante – Olbia (Sassari)
Patrizio Agostini – lavoratore ATAC – Roma
Francesco Cappuccio – Rsu SI Cobas Sanità (S. Martino) – Genova
Giancarlo Dadda – USB Lavoro Privato – Milano
Gianfranco Besenzoni – USB Lavoro Privato – Milano
Robert Donis – USB ICS Maugeri – Veruno (Novara)
Ariel Acievedo – Rsu Usb Sanità (Gaslini) – Genova
FIRMATARI
Federico Giusti – Rsu Comune – Pisa
Giovanni Regali – Cub Trasporti Tpl – Lucca
Folco Pensotti – Lavoratore scuola (ATA) – Usb Torino
Simona Carta – Disoccupata (Logistica) – SI Cobas – Pavia
Paolo Bartoli – Disoccupato (Corriere) – Cub Trasporti
Giuseppe Visconti – Lavoratore comunale – Napoli
Rampoldi Giancarla – ICS Maugeri – Tradate (Varese)
Paola Squizzato – ICS Maugeri – Tradate (Varese)
Barbara Ferrario – ICS Maugeri – Tradate (Varese)
Emanuela Marocco – ICS Maugeri – Tradate (Varese)
Serena Sandri – ICS Maugeri – Tradate (Varese)
Salvatore Caligiuri – ICS Maugeri – Tradate (Varese)
Salvatore Ferla – SI Cobas Malpensa – Varese
Fabio Bencivenni – Rls Usb PI Servizi Vigilanza Gallerie Estensi – Modena
Fabrizio Dumas – Segreteria SGB di Treviso
Sisinnio Bitti – Pensionato (infermiere) – SI Cobas – Olbia
Igino Crestanini – Pensionato (Officine Ferroviarie Veronesi) – Verona
Valentina Roberto – Fronte Popolare Autorganizzato SI Cobas – Messina
Fabio Cocco – Usb Fca Sevel Atessa – Chieti
Alessandra Ialenti – Usb Fca Sevel Atessa – Chieti
Rossana Di Girolamo – Usb Fca Sevel Atessa – Chieti
Claudia Pezzella – Fca Sevel Atessa – Chieti
Maurizio Rispoli – Fca Sevel Atessa – Chieti
Michela Cianci – Fca Sevel Atessa – Chieti
Vito Valvano – Usb Fca Melfi – Potenza
Michele Sammario – Usb Licenziato Fca Melfi – Potenza
Silvano Fanelli – Usb Fca Melfi – Potenza
Antonio Genovese – Usb Fca Melfi – Potenza
Claudio Cappiello – Usb Fca Melfi – Potenza
Giuseppina Imbrenda – Usb Fca Melfi Potenza
Donato Auria – Fmlu Cub Indotto Fca Melfi – Potenza
Franco Acinapura – Usb Tpl – Basilicata
Donato Carlucci – Usb Rendina Ambiente – Basilicata
Assunta Basentini – Disoccupata – Basilicata
Angelo De Stradis – Concessionaria Fiat – Basilicata
Piero Azzoli – Fiom Fca Cassino – Lazio
Linda Torraco – Fca Termoli – Campobasso
Leonardo Melli – Studente lavoratore – Reggio Emilia
Simonetta Sizzi – Disoccupata (impiegata parafarmacia) – SI Cobas – Milano
Paolo Spinelli – Usb Fca Sevel Atessa – Chieti
Di Benedetto Robert Viktor – Usb Fca Sevel Atessa – Chieti
Antonio De Stefano – Usb Fca Melfi – Potenza
Antonio Lorusso – Fca Melfi – Potenza
Michele Bochicchio – Fca Melfi – Potenza
Silvia Stella – Usb Fca Sevel Atessa – Chieti
Stefano Mucci – Usb Fca Sevel Atessa – Chieti
De Luigi Steven – Usb Fca Sevel Atessa – Chieti
Agostino Sabato – Alternativa Sindacale Fca Melfi – Potenza
Andrea Di Paolo – Soa Fca Termoli – Campobasso
Costanzo Mastrangelo – Usb Fca Melfi – Potenza

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