Nell’incontro con i Comuni della Valle dell’Aniene sulla valorizzazione delle aree interne, tenutosi mercoledì ad Agosta presso la X Comunità Montana, attivisti dell’Acqua Pubblica e sindaci resistenti hanno ribadito al Presidente della Regione Lazio Zingaretti l’urgenza di arrivare all’attuazione della Legge Regionale 5/2014 “Tutela, Governo e Gestione Pubblica delle Acque” ponendo mano al provvedimento amministrativo che dovrà definire i nuovi ambiti di gestione del servizio idrico e una nuova Convenzione di Cooperazione.
Zingaretti, dopo una dissertazione sulla siccità e le sue prese di posizione verso ACEA, ha affermato che a breve darà attuazione alla legge sull'acqua, pur non esprimendosi sulle modalità con cui si concretizzerà la definizione degli ambiti.
Da ciò deduciamo che la Giunta è in procinto di approvare l'atto amministrativo indicato nei commi 98 e 99 del Collegato alla Finanziaria regionale (L R. 9/2017) visto che sono già scaduti i 60 giorni di tempo dettati da suddetta norma.
Sciogliere il nodo della ridefinizione degli ABI e della Convenzione di Cooperazione secondo le linee della proposta di Legge 238/2015 (che prevede l’organizzazione del servizio idrico integrato sulla base della pluralità di ambiti territoriali ottimali su base idrografica e una Convenzione di Cooperazione che vede la partecipazione diretta di comuni, cittadini e lavoratori alla gestione del servizio idrico) è l’unico modo di arrivare a una gestione dell’acqua democratica e partecipata, un atto diverso lascerebbe inalterato il sistema di gestione del servizio idrico con tutte le evidenti ricadute sulla tutela della risorsa acqua e sul servizio reso ai cittadini.
Chiediamo quindi a Zingaretti e alla sua Giunta che il futuro provvedimento sia in linea con la proposta di Legge 238/2015 depositata in Regione con la firma di 11 Consiglieri Regionali e il sostegno di numerosi Comuni di tutto il Lazio.
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