Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 27 ottobre 2012

No Monti Day. La prima tappa verso il mondo rotondo

Luciano Granieri
Foto: Fausta Dumano

La foglia  riformista e la mela anticapitalista partirono per debellare l’ingiustizia e le angherie che  pochi potenti  infliggono alla moltitudine.  La mela per l’occasione indossò l’abito da sposa PIU’ ROSSO.  Arrivarono in un paese che aveva fatto la rivoluzione e  aveva vinto la lotta di classe. Appresero che il mondo non era piatto, chiuso e governato dalle ferree regole della finanza.  Nel  mondo piatto il capitalismo e il neoliberismo riducono la gente alla fame, le  tolgono perfino il diritto di respirare. Nel mondo piatto si tagliano  i soldi destinati   agli infermi  per finanziare la guerra. Nel mondo piatto si ruba  ai lavoratori  per salvare le banche. Ma il mondo non è piatto. Il mondo è tondo, aperto.  Qui la gente non consente  ai potenti signori della finanza di arricchirsi alimentando speculazioni e ruberie criminali che determinano la spoliazione della comunità. Nel mondo tondo è la comunità che controlla le fabbriche e le banche, è la comunità che opera per il benessere  di tutta la collettività.  Per sconfiggere l’ingiustizia sociale bisogna  arrivare nel monto tondo  e lasciare al suo destino il mondo piatto.  La foglia  riformista  rifiutò il mondo tondo. Rimase in quello piatto a baloccarsi con manifestazione innocue  tipo  gite fuori porta,  a inventarsi alchimie di investiture pseudo democratiche come le primarie. Tutti meschini espedienti  che minimamente potevano scalfire l’immenso potere dei padroni del mondo piatto. La mela anticapitalista, invece iniziò il suo cammino verso il mondo  rotondo, il mondo dei diritti, il mondo della condivisione e della coesione sociale.  Il viaggio era, è e sarà difficile perché dovrà passare attraverso tanti mondi piatti, insidiosi, pieni di ostacoli e trappole. Ma intanto la prima tappa il No Monti Day, ha sorretto e rincuorato la mela e rafforzato la convinzione che è possibile approdare al mondo tondo, soprattutto se si riuscirà a disfarsi delle tante foglie riformiste e ad unirsi con le mele che già sono in viaggio per condividere le lotte  negli altri paesi europei .

Brano: La Mela di Odessa degli Area.

Nessun commento:

Posta un commento