Le molteplici iniziative programmate
dall’ANPI nella nostra provincia per la ricorrenza del 25 Aprile sono state
tutte puntualmente realizzate con successo. Abbiamo visto molti nostri
associati al lavoro, ovunque con grande spirito di apertura e collaborazione.
Va un ringraziamento particolare a questi compagni che hanno pensato,
progettato e realizzato le tante modalità di celebrazione del 25 Aprile,
comparendo sempre in prima fila solo quando c’era da lavorare.
Ci si scuserà se non riusciamo a dar
conto di tutte le iniziative, citeremo solo le più significative sul piano
politico, quelle dove la festa ha assunto un vero e proprio aspetto di proposta
operativa da valorizzare da parte delle forze politiche e sociali anche in
ambiti più specifici come le politiche amministrative, l’elaborazione di
proposte per i territori o le lotte sui temi di interesse generale e delle
parti più esposte della società. Ci riferiamo al clima di cooperazione e di
confronto assai costruttivo realizzatosi fra forze antifasciste pur fra loro
molto diverse per impostazione culturale, per programma politico complessivo e
per modalità organizzative. Di seguito qualche breve cenno.
A Ceccano
abbiamo incontrato gli studenti del Liceo Scientifico assieme ai loro docenti
di Storia e Filosofia ed a due autori di ricerche sulla storia della Seconda
Guerra mondiale nel loro territorio.
A Cassino,
in collaborazione con l’associazione culturale CassinoOff abbiamo realizzato un incontro con la staffetta
partigiana Teresa Vergalli, durante
il quale è stata intervistata da l’Unità sulla sua vicenda partigiana.
Ad Anagni
l’ANPI ha portato il proprio contributo alla festa organizzata da un nutrito
numero di associazioni e forze politiche e sindacali di base, ribadendo la propria
assoluta autonomia nel giudizio circa le pressioni ed i tentativi di
trasformazione in senso pericolosamente autoritario delle istituzioni
democratiche approfittando della crisi. L’ANPI ha esposto le proprie
valutazioni di merito e messo in guardia i cittadini da ogni semplificazione
del giudizio sul tema delle riforme e soprattutto chiamandoli alla
responsabilità, alla partecipazione ed alla difesa critica degli istituti
costituzionali della nostra democrazia.
A San
Giovanni Incarico, l’ANPI ha collaborato anche quest’anno con i giovani
dell’associazione L’Indifferenziato
ed ha proposto ai cittadini uno spettacolo teatrale molto interessante e
coinvolgente sul tema delle foibe, riportando il ragionamento sulla storia e
lontano dalla propaganda.
A Ceprano
una giornata piena, un susseguirsi di eventi di vario genere, dalla
presentazione del libro di Ernesto Cossuto sulla Resistenza nel Cassinate alla
deposizione della corona di fiori nel cimitero comunale ai giovani caduti del
1944, dal teatro dei burattini per bambini alla proiezione del film La notte di San Lorenzo alla lettura di
testi poetici e letterari sulla Resistenza e sull’occupazione nazista, fino
alla rappresentazione della stessa opera teatrale già presentata a S. Giovanni
Incarico, lo spettacolo Drug Gojko di
Pietro Benedetti, rappresentato dall’autore. Il risultato più alto della
giornata è stato l’aver costruito tutta la festa con l’adesione e l’apporto di
tutti i partiti antifascisti, dal PCL al PD, da Democrazia Atea a SEL, dal PRC
al PdCI, in un clima di alta consapevolezza del valore della giornata e della
necessità di unire le forze per un compito tanto importante quanto condiviso.
Le divisioni ideologiche e programmatiche, che pure esistono, hanno ceduto il passo all’unitarietà, alla comune
presa di responsabilità, che ha visto collaborare ciascuno secondo le proprie
forze e volontà al fine della promozione degli imprescindibili valori della
democrazia, dell’antifascismo e della Costituzione. In questo modo, ciascuno ha
aggiunto valore e forza alla pratica della difesa della Costituzione e della
lotta antifascista, esattamente come sollecitato dalla stessa Carta generata
dalla Resistenza.
La mostra realizzata dal Centro dei Diritti di Cassino sul
percorso antifascista che ha portato alla liberazione dell’Italia sia dal giogo
dell’occupazione tedesca che dal totalitarismo fascista ed alla realizzazione
della Costituzione democratica e repubblicana, esposta lungo i muri del
porticato di Piazza dei Martiri di via Fani, ha attirato numerosissimi
visitatori, molti dei quali hanno fatto visita ai gazebo e chiesto la tessera
dell’ANPI.
La presentazione del libro di Ernesto Cossuto, Memorie della Resistenza nel Cassinate ed altro, ha rappresentato
un momento molto apprezzato di approfondimento della conoscenza e dell’analisi
del dispiegarsi degli eventi bellici e resistenziali nel nostro territorio, da
cui è nata la sollecitazione a costituire un gruppo di lavoro permanente per la
ricerca di quanto ancora non emerso dalla polvere degli archivi.
I momenti culturali si sono moltiplicati,
e non hanno trascurato i bambini, ai quali è stata dedicata una intera parte
della festa, con uno spettacolo interattivo di teatro dei burattini, che li ha
visti spettatori e protagonisti allo stesso tempo.
La
proiezione del film La notte di San
Lorenzo, dei fratelli Taviani, ha rivisitato nuovamente i sentimenti di
umanità che costituiscono, insieme alla ragione politica, elemento forte del
rifiuto delle tesi e delle pratiche autoritarie che hanno brutalizzato l’Italia
per venti lunghissimi anni. Così la lettura di brani, di storie, di poesie sui
temi dell’occupazione e della guerra, della Resistenza, della Liberazione.
La
giornata è stata chiusa dal magnifico spettacolo di Pietro Benedetti Drug Gojko,
da lui scritto sulle memorie di un partigiano viterbese tuttora vivente, Nello Marignoli, che da militare di
marina in forze nell’Egeo, l’8 Settembre 1943 rifiutò con i suoi commilitoni di
aderire alla repubblichina di Mussolini per servire il Terzo Reich nazista e
andò a combattere nelle file dell’Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo.
Lo spettacolo, oltre ad essere toccante per la drammaticità degli eventi che
narra, è anche molto utile per capire quali fossero le reali condizioni in cui
il fascismo italiano occupante lasciava le terre jugoslave occupate, e quali
conseguenze questo ebbe nei rapporti fra le popolazioni locali e gli Italiani.
La maestria di scrittura e di recitazione di Pietro Benedetti fanno il resto,
consegnando agli spettatori un’opera di teatro vero, un dramma che gli
appassionati giudicano eccellente anche dal punto di vista artistico, sia sul
piano creativo che su quello interpretativo.
L’ANPI
di Frosinone ribadisce la grande
soddisfazione per il clima convintamente unitario che si è ormai consolidato
nella nostra provincia intorno alla nostra Associazione, che ha conquistato il
rispetto e la fiducia di tutte le più genuine espressioni politiche
democratiche grazie al mantenimento di un orientamento assolutamente rispettoso
delle opinioni e dell’autonomia di ciascuno, come unica base vera di
costruzione dell’azione unitaria antifascista. Esprime gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile questo
risultato, lavorando materialmente o con la propria adesione e con il proprio
contributo di idee. Auspica che esso
venga esteso e fortificato in futuro, diventando metodo condiviso fra le forze
che riconoscono l’essenzialità della difesa delle condizioni di vita
democratica. Chiama tutti ad uno
sforzo per allargare le adesioni all’ANPI lavorando a questo obiettivo nella
consapevolezza che essa è e rimane un luogo capace di attivare il confronto più
ampio.
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