Continua la mobilitazione dei cittadini contro l’ipotesi di insediamento dell'impianto di trattamento di rifiuti per compostaggio da 50 mila tonnellate in zona Stazione di Ferentino.
Dopo aver protocollato le osservazioni corredate da circa mille firme agli uffici Ambiente della Regione Lazio e della Provincia di Frosinone , le azioni, contro l’insediamento del suddetto impianto, si sono intensificate non solo nel territorio comunale ma anche nei Comuni limitrofi. Attualmente è in corso una petizione popolare che in pochi giorni ha già superato le duemila firme, numeri che crescono giorno dopo giorno , a dimostrazione della volontà dei cittadini di partecipare ed evitare ulteriori aggravi sul territorio della Valle del Sacco.
Le osservazioni e la petizione in corso si concentrano su aspetti reali che rendono il progetto presentato insostenibile in particolare:
1) La mancata trasparenza e partecipazione dei cittadini nella procedura in corso.
2) Dubbi sull’ idoneità urbanistica, infatti, il sito è a pochi metri da centri abitati e dalla stazione ferroviaria, luogo “affollato” da pendolari.
3) Mancata chiarezza sul bacino di utenza dei rifiuti. Vista l’enorme mole si presume che i rifiuti provengano da altri territori esterni dal bacino comunale e provinciale.
4) Preoccupazioni sulle emissioni atmosferiche e sul percolato prodotto.
4) L’area in oggetto è inserita nel bacino fluviale del Fiume Sacco, già noto alle cronache come una delle aree più inquinate d’ Italia.
5) Un impianto di tali dimensioni rischia di danneggiare il paesaggio con forti ripercussioni su settori economici come il turismo .
Al contrario pensiamo necessaria un’azione di monitoraggio e bonifica del nostro territorio che punti alla riconversione degli apparati industriali verso la green economy e al rilancio delle risorse naturali.
Stiamo lavorando in modo continuo sul territorio e nel confronto con l’amministrazione comunale che ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per evitare tale sito industriale per il trattamento dei rifiuti. Nel frattempo la questione si è diffusa anche sui social network, come Facebook, dove è nato il gruppo “NO impianto di rifiuti da 50mila t/a a Ferentino” che in 3 giorni ha raggiunto quasi 600 iscritti.
Il coinvolgimento di tanti ci potrà permettere di giungere al risultato desiderato e far annullare un progetto che avrebbe la sola funzione di andare ad aggravare ancora di più le già preoccupanti situazioni socio-ambientali-sanitarie della Valle del Sacco.
Ferentino, 9 maggio 2014
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