Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 16 luglio 2014

COLLEFERRO: IL REGNO DEI RIFIUTI DI MARINO, ZINGARETTI E AMA-ACEA

Alberto Valleriani – Rete per la Tutela della Valle del Sacco
Ina Camilli – Comitato Residenti Colleferro
Anna Elisa Nardone – Associazione Mamme Colleferro

Come chiudere il ciclo dei rifiuti di Roma capitale?
La risposta è ovvia, ce la comunica il quotidiano La Repubblica del 15 luglio 2014, dalle sue pagine romane, si “investe” sugli inceneritori di Colleferro, speculando sulla salute della comunità locale.
Se qualcuno aveva qualche dubbio sulla mossa con cui la Regione Lazio copre il buco  di 1,5 milioni di euro che si è creato nel bilancio del Comune di Colleferro a seguito del minor conferimento in discarica nel 2013 rispetto al 2012,  ebbene se lo può togliere. E' la mancetta alla Giunta di Colleferro, guidata da Cacciotti, affinché continui a dare il suo sostegno al funzionamento degli inceneritori, alla realizzazione del TMB, destinato ad alimentarli assieme alla discarica, ai quali si garantirà un radioso futuro.

Con la vendita dei fatiscenti e pericolosi impianti di incenerimento – una linea ferma da due mesi e l’altra a funzionamento ridotto - Lazio Ambiente SpA potrebbe ricevere capitale fresco per la costruzione del TMB: costo previsto 26 milioni di euro circa, come da piano economico allegato al progetto e approvato recentemente in Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)  e avverso il quale la Rete della Valle del Sacco e il Comitato Residenti Colleferro si sono opposti con ricorso al TAR del Lazio il 9 maggio 2014.

Dopo decenni di supina acquiescenza, da parte di Giunte di ogni colore politico al Comune di Roma ed alla Regione Lazio, con lo stratega Cerroni dietro le quinte, siamo arrivati al punto di svolta, all’imposizione di una mera gestione industriale dei rifiuti aggiornata, ma in realtà delle più tradizionali, inquinanti e in via di superamento.

I cani hanno fiutato la preda. L'accoppiata Acea-Ama  ambisce a diventare il terzo polo nazionale dei rifiuti, si appresta a fare grandi profitti sui rifiuti e se si fanno profitti i rifiuti devono aumentare, non certo diminuire. 
Altri cani hanno fiutato l'osso ed in questi mesi vanno proponendo impianti a biomasse per la produzione di biogas-tecnologia del compostaggio anaerobico fortemente inquinanti, con una capacità di trattamento ridondante rispetto alle necessità del territorio.
Per Colleferro e la Valle del Sacco un destino segnato da un proliferare di impianti inquinanti per il trattamento dei rifiuti.

In grande spolvero gli amministratori delegati di AMA ed ACEA e l'assessore Michele Civita, con la benedizione del Sindaco di Roma, Ignazio Marino e il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Tutti d’accordo per mettere definitivamente una pietra tombale su un’area vasta già abbondantemente provata, per utilizzare una metafora “come un pugile che riceve continuamente colpi, senza che suoni mai il gong”.

Siamo ad un punto di svolta per il nostro territorio, si parla molto nelle istituzioni di rilancio sociale ed ambientale della Valle del Sacco di nuove tecnologie per la bonifica: se queste sono le premesse le prospettive assomigliano molto al passato, altro che moratoria su impianti generatori di nuove emissioni.

Altri cattivi segnali compromettono la possibilità di decidere del nostro futuro.
E' prossima l'istituzione della Città Metropolitana, retta da una forma di governo di secondo livello, lontana quindi dal controllo dei cittadini, mentre una ristretta cabina di regia dietro ad un tavolo mascherato da banchetto si appresta a decidere sull'uso dei fondi europei, stralciando la bonifica della Valle del Sacco dalle sue azioni prioritarie.

Questa volta, però, non ci faremo rapinare del nostro futuro: discariche ed inceneritori devono essere espulsi dal nostro territorio; ciò sarà possibile se ci sarà una stretta alleanza per una strategia 'Rifiuti Zero' tra tutti i territori, in primo luogo la città di Roma.
Del nostro futuro sarà possibile decidere se le comunità della valle saranno coinvolte capillarmente, se la visione di uno sviluppo alternativo sarà condivisa con altri territori.

La nostra voce si farà sentire, grideremo forte e chiaro i nostri NO ed i nostri SI.
Li grideremo nelle nostre città e di fronte a tutti i palazzi che ancora una volta segnano una drammatica distanza dai nostri bisogni e dalle nostre volontà.


Colleferro-Valle del Sacco, 16 luglio 2014

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