Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 19 luglio 2014

Una sentenza che favorisce i piani reazionari

Piattaforma Comunista



Il pregiudicato Silvio Berlusconi è stato assolto in appello per il caso Ruby, dopo essere stato condannato in primo grado a 7 anni.“Una sentenza che va oltre le più rosee aspettative” ha commentato il suo avvocato.
Una sentenza dal chiaro significato politico, diciamo noi comunisti. Se per i giudici il “fatto non esiste”, esiste invece un legame inconfutabile fra la loro decisione e la trasformazione reazionaria dello Stato borghese. Sul piano politico la sentenza ricompatta FI, rafforza l’asse Renzi-Berlusconi e salva il “Patto del Nazzareno” sulle controriforme costituzionali e politiche. Berlusconi non è più utile come premier, ma è necessario il suo appoggio all’agenda del governo guidato dal rottamatore della Costituzione antifascistadel 1948.
Nell’interesse della classe dominante deve perciò rimanere in libertà e contribuire alla liquidazione del bicameralismo perfetto, alla trasformazione del Parlamento in un docile strumento di un premier-padrone, al varo di una legge elettorale di stampo fascista, alla soppressione graduale delle libertà democratiche dei lavoratori, all’intensificazione della repressione contro il movimento rivoluzionario. Il progetto è chiaramente volto alla realizzazione di una Repubblica presidenziale e autoritaria, completamente funzionale alle esigenze del capitale finanziario internazionale. Un progetto in linea con il piano eversivo della loggia atlantica P2 e in sintonia con le ricette di UE-BCE-FMI e la politica di guerra della NATO. Per la mobilitazione di massa contro la trasformazione reazionaria dello Stato borghese è importante la creazione di un largo Fronte popolare, con alla testa la classe operaia e strettamente legato alla sua lotta contro l’offensiva del capitale.
Tutte le forze comuniste, rivoluzionarie, autenticamente progressiste e democratiche devono impegnarsi alla sua costruzione. Basta con gli indugi, la passività, le esitazioni! Che la ripresa unitaria delle lotte nelle fabbriche e nelle piazze faccia saltare il progetto reazionario e antipopolare del governo Renzi! Lottiamo per un vero governo degli operai e degli altri lavoratori sfruttati, che dia lavoro, pace e libertà, facendola finita con il regime dello sfruttamento, della corruzione e della prostituzione politica!

Nessun commento:

Posta un commento